|     
									
									
									23 giugno 2014 - 
									
									L'Italia, con i 
									suoi 50 siti, diventa prima al mondo
									nella classifica 
									della
									World Heritage List dell'UNESCO, 
									dopo l'iscrizione —avvenuta
									sabato— delle 
									Langhe-Roero e Monferrato con i 29 Comuni 
									delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo 
									per un’estensione complessiva di oltre 100 chilometri quadri. 
									
									Dall'altra parte dell'Atlantico, invece, è 
									il Messico a raggiungere il primato in 
									America con l'antica città maya ed i boschi 
									tropicali di Calakmul, situati nello stato 
									di Campeche, il cui riconoscimento porta i 
									beni di questo Paese iscritti nel 
									Patrimonio Mondiale a un totale di 
									32. 
									 
									Il comune di 
									Fontanile, in provincia d'Asti, ha 588 
									abitanti.Gli storici ritengono che il paese
									sia stato fondato 
									tra il IV ed il V secolo.
 
									 
									
									Il sito archeologico di 
									Calakmul. 
									
									
									«È un riconoscimento fondamentale per 
									affermare il valore culturale della nostra 
									agricoltura», ha commentato il ministro 
									delle Politiche agricole alimentari e 
									forestali, Maurizio Martina, sulla decisione 
									assunta dal Comitato del Patrimonio mondiale 
									Unesco a Doha riguardo l'inclusione delle 
									Langhe-Roero e Monferrato. «È la prima volta, 
									infatti, che l’Unesco riconosce un paesaggio 
									vitivinicolo italiano quale bene unico al 
									mondo, patrimonio dell’umanità per la sua 
									eccezionalità rurale e culturale. È un 
									risultato prezioso che rafforza il 
									posizionamento a livello di mondiale di 
									alcune delle produzioni vitivinicole più 
									pregiate e apprezzate del nostro Paese», ha 
									aggiunto il ministro. «Al tempo stesso 
									l’Unesco ha riconosciuto l’essenzialità 
									dell’agricoltura e degli agricoltori quali 
									sentinelle nella conservazione del paesaggio». 
									
									
									Nel frattempo, il presidente messicano 
									Enrique Peña Nieto ha commentato via Twitter 
									sabato scorso: «Oggi l'UNESCO ha inserito la 
									zona protetta di Calakmul, nello Stato di 
									Campeche, nel patrimonio naturale 
									dell'umanità». 
									  
									
									(massimo barzizza / puntodincontro.mx) 
									  
									
							 |