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											26 luglio 2013 - Promuovere 
									il turismo di qualità in Italia: è 
									l’obiettivo di un’iniziativa Ministero degli 
									Esteri-Touring Club, che alcuni giorni fa 
									alla Farnesina hanno lanciato una carta 
									destinata agli italiani residenti all'estero 
									e agli stranieri per facilitare i loro 
									viaggi in Italia. 
									
											Una rete di convenzioni, sconti e 
									iniziativeIl segretario generale della Farnesina 
									Michele Valensise e il presidente del 
									Touring Club Italiano Franco Iseppi hanno 
									sottoscritto un protocollo d’intesa che 
									prevede l'offerta, da parte del Touring 
									Club, di una tessera associativa denominata
									“Carta Turistica 
									Socio Estero” con 
									cui accedere ad una molteplicità di 
									informazioni sul Bel Paese e beneficiare 
									della rete di convenzioni, sconti e 
									iniziative promosse dal Touring Club, 
									pagando 25 euro l’anno. I servizi sono 
									consultabili su
									
									www.touringcard.it.
 
									
											Turismo ampio e di qualità che 
									dia una mano all’economia italiana«Puntiamo ad un 
									turismo ampio e di qualità che dia una mano 
									all’economia italiana», 
									ha spiegato Valensise, ricordando che la 
									carta può essere un incentivo per
									«l’importante 
									comunità italiana all’estero di scoprire le 
									proprie radici».
 
									
											46 milioni gli stranieri che 
									visitano l’Italia ogni annoSono 46 milioni gli stranieri che visitano 
									l’Italia ogni anno, con tassi di crescita 
									del 10% negli ultimi 30 anni, ha ricordato 
									Iseppi, aggiungendo che si può ancora 
									attingere ad un bacino di 400 milioni di 
									turisti che hanno scelto l’Europa e il 
									Mediterraneo. Per farlo al meglio, ha 
									sottolineato, bisogna puntare sulla nostra “distintività”, 
									ossia la diversità territoriale, la 
									ricchezza dei beni culturali e l’offerta 
									agroalimentare, promuovendo il “brand 
									Italia” nel suo complesso con un’azione 
									coordinata pubblico-privato. In questo senso, 
									Valensise ha auspicato di intraprendere 
									nuove iniziative del genere sfruttando la 
									rete degli istituti italiani di cultura nel 
									mondo.
 
									 
									  
									
									(www.esteri.it / puntodincontro.mx / adattamento 
									e
									traduzione allo 
									spagnolo di 
									
									massimo barzizza) 
									  
									
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