28 aprile 2013 -
Dopo due mesi e due giorni l’Italia ha
finalmente un nuovo governo. Enrico Letta
l’ha annunciato ieri, leggendo la lista dei
ministri nella sala stampa del Quirinale.
C’è da fare gli scongiuri? Il parto è
salutato con gioia, ma la creatura è gracile
e ha bisogno di essere accudita.
La nuova squadra di ministri
in posa per la foto di rito
dopo la cerimonia di
giuramento di oggi
(clicca sulla foto per
scaricarla in alta definizione)
Le novità di questo governo sono tante.
L’età media dei suoi ministri, innanzitutto:
53 anni, undici meno del precedente
esecutivo. Il presidente del Consiglio e il
suo vice sono addirittura sotto la media: 46
anni Letta, 42 Alfano. È poi il governo con
la più alta percentuale di donne nella
storia d’Italia: sette ministri su ventuno.
È il primo governo con un ministro di colore,
Cecile Kyenge, nata in Africa.
Ci sono due sindaci,
Zanonato e Del Rio, perché la gente chiede
politici a contatto con le cose concrete di
tutti i giorni. È un governo di svolta anche
perché archivia una stagione: fuori i big,
dentro le nuove leve. Solo due dei «politici»
erano già stati ministri: Alfano ed Emma
Bonino. Ma il dicastero assegnato alla
Bonino - gli Esteri - è pure quello una
novità: mai i Radicali avevano occupato un
ruolo così importante.
Cecile Kyenge,
ministro Integrazione.
Nata in Congo, Kyenge è cittadina italiana e
medico. È stata eletta con il Pd. Arriva in
Italia nel 1983, e si laurea in Medicina
alla Cattolica di Roma, specializzandosi poi
in oculistica a Modena.
È impegnata al servizio della promozione
sociale e dell'integrazione,
con riguardo particolare per la sua terra
d'origine.
(lastampa.it /
puntodincontro.mx / adattamento e
traduzione
allo spagnolo di
massimo barzizza)
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