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											16 settembre 2013 - La rotazione 
											della Concordia registra un primo 
											significativo successo. Lo scafo ha 
											raggiunto i 10 gradi di rotazione e 
											«tutto procede secondo i piani 
											prestabiliti». Lo ha affermato 
											l’ingegnere Sergio Girotto, 
											responsabile del progetto per 
											Titan-Micoperi. 
											
											
											Per il prefetto Franco Gabrielli, 
											capo del Dipartimento della 
											Protezione civile: «Il nostro 
											momento decisivo resta quello dei 20 
											gradi, rispetto ai 65 di rotazione 
											complessiva». «Quando saremo 
											arrivati a 20 gradi - ha aggiunto - 
											sarà quello il momento in cui 
											interverranno altre forze esterne: i 
											cassoni riempiti d’acqua e la 
											naturale gravità. La nostra tappa 
											intermedia resta questa». Questa 
											mattina, intanto le prime fasi 
											cruciali. Alle 9 e un minuto, con 
											circa tre ore di ritardo per le 
											avverse condizioni meteo-marine, è 
											arrivato il via libera dalla `control 
											room´ composta da un team di 12 
											persone. 
											
											
											Intanto, poco dopo le 12 la nave si 
											è visibilmente staccata dalla 
											roccia. La rotazione ha già 
											raggiunto circa 3 gradi, anche se la 
											nave non si è ancora appoggiata 
											sulla struttura di metallo che 
											servirà a sopraelevarla una volta 
											completata la cosiddetta operazione 
											di parbuckling. «C’è stata una prima 
											fase —ha detto l’ingegner Sergio 
											Girotto— dove lo scafo si è ripreso 
											la sua forma iniziale, poi ha 
											cominciato ad abbandonare il fondale 
											dove è rimasto adagiato tutto questo 
											tempo». I 36 cavi di acciaio che 
											imbragano lo scafo e predisposti per 
											il tiraggio, hanno infatti 
											lentamente iniziato le operazioni di 
											rotazione, in attesa di `girarla´ di 
											65 gradi, riportando lo scafo: 290,2 
											metri di lunghezza per 35,5 metri di 
											larghezza, grande quasi come 100 
											aerei boeing, in “navigazione”. 
											
											
											Nel naufragio di questo `gigante´ 
											del mare, dal peso di oltre 114mila 
											tonnellate rimasto piegato su un 
											fianco a punta Gabbianara per 20 
											mesi hanno perso la vita 32 persone. 
											Due devono ancora essere ritrovate. 
											Oggi infatti, poco dopo il 
											raddrizzamento della Concordia, 
											riprenderanno anche le ricerche dei 
											corpi di cui non si è avuta più 
											traccia dalle 21,42 di quel tragico 
											venerdì, quando la nave da crociera 
											speronò gli scogli delle Scole, 
											passando a circa 518 metri dalla 
											costa e riportando l’apertura di una 
											falla di circa 70 metri sul lato 
											sinistro dello scafo. 
									  
									
									(lastampa.it 
									/ puntodincontro.mx /  adattamento 
									e traduzione allo spagnolo di 
									
									massimo barzizza) 
									  
									
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