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7 maggio 2014 - «Oggi é il primo giorno di una nuova vita per Fiat Chrysler Automobiles. Non apriamo un nuovo capitolo, cominciamo a scrivere un nuovo libro». Così il Ceo di Fca, Sergio Marchionne, ha aperto ieri ad Auburn Hills, in Michigan, i lavori per la presentazione del nuovo piano industriale del gruppo automobilistico fino al 2018. Un piano che prevede 55 miliardi di investimenti e che porterà il nuovo colosso globale a produrre sette milioni di auto, arrivando al 2018 con l’utilizzo del 100% della capacità produttiva negli impianti in Italia e in Europa, oggi rispettivamente al 53% e al 66%. «Siamo impegnati a non mandare nessuno a casa» in Italia, a «non licenziare» dice Marchionne. «Quando arriverà l’industrializzazione dei prodotti rientreranno tutti quanti».

Alfa Romeo lancerà 8 nuovi modelli fra il quarto trimestre 2015 e il 2018. Gli investimenti sono stimati in 5 miliardi di euro. Il responsabile del marchio, Harald Wester, apre la presentazione citando Enzo Ferrari e il suo amore per la casa del Biscione («Ho per Alfa la tenerezza di un primo amore, l’affetto puro di un bambino per sua madre»). Il manager tedesco stima un volume di vendite di 400 mila vetture nel 2018 a fronte delle 74 mila delle del 2013.

Per il marchio Fiat, il target di vendite a livello globale nel 2018 è 1,9 milioni di auto, in aumento rispetto all’1,5 milioni del 2013. Ad annunciarlo è il responsabile del marchio del Lingotto, Olivier Francois. In particolare, si prevede il raddoppio delle vendite al 2018 nell’area Nafta a 100 mila unità dalle 50mila del 2013. L’incremento maggiore è in Asia-Pacifico, con le vendite stimate raggiungere 300mila unità nel 2018 contro le 70 mila del 2013. Nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) le vendite sono previste stabili a circa 700 mila unità e in America Latina in aumento dalle 700 mila del 2013 alle 800 mila del 2018. Ampio il rinnovamento della gamma previsto.

A presentare risultati e progetti del marchio Maserati tocca nuovamente a Wester. Il quale annuncia l’introduzione di sei nuovi modelli entro il 2018, con vendite più che quintuplicate a 75 mila auto nel 2018 dalle 15.400 del 2013. I modelli sono la coupè Alfieri, il suv Levante, le berline Ghibli e Quattroporte, una inedita Alfieri Cabrio e una nuova Granturismo. I ricavi sono attesi salire a oltre 6 miliardi di euro al 2018 contro gli 1,7 miliardi del 2013.

Dell’argomento Ferrari si occupa direttamente Marchionne che ne approfitta per affermare «categoricamente» che il Cavallino Rampante «non è in vendita». Il valore medio attribuito dagli analisti al marchio di Maranello è di circa 4,5 miliardi di euro. Secondo la personale valutazione dell’ad di Fiat Chrysler, però, la “Rossa” vale molto di più: almeno il doppio, 9 miliardi. Per Ferrari —afferma Marchionne— è stato deciso di mantenere un tetto ai volumi delle auto a 7 mila unità: una scelta volontaria per mantenere l’esclusività del brand. Secondo Marchionne i volumi potrebbero potenzialmente raggiungere le 10 mila vetture l’anno nel caso in cui aumentasse nei Paesi emergenti e nei mercati non tradizionali la popolazione a reddito alto.

Uno degli architravi dello sviluppo di Fca sarà la Jeep. Il responsabile del marchio, Mike Manley, annuncia che l’iconico brand Usa punta a un target di 1,9 milioni di vendite annuali nel 2018, più del doppio rispetto alle 732.000 unità del 2013 (+160% rispetto al 2013). Non solo: Jeep è in corsa per centrare l’obiettivo di un milione di vendite nel 2014. A fine piano nello stabilimento italiano di Melfi saranno prodotte 200 mila Jeep Renegade l’anno.

A spingere le vendite di Jeep nel 2014-2018 sarà l’America latina, con un aumento delle vendite del 50%, e l’Asia-Pacifico con un +45%. In Europa l’aumento delle vendite è previsto essere del 35% mentre nel Nafta del 10%. Gli stabilimenti di Jeep aumenteranno da 4 in un paese a 10 impianti in 6 paesi: gli stabilimenti non situati in Nord America produrranno 900 mila veicoli entro il 2018. La produzione globale di Jeep salirà del 138% a 1,9 milioni di unità nel 2018. La crescita di Jeep sara’ affidata a nuovi modelli e restyling: il Renegade che esordisce quest’anno; il “C Suv” nel 2016, anno del settantacinquesimo anniversario di Jeep, e, nel 2017, i nuovi Wrangler e Grand Cherokee. Nel 2018, infine, sarà la volta del Grand Wagoneer.

Il marchio Chrysler, ha spiegato il responsabile Al Gardner, passerà invece dalle 350 mila vetture del 2013 a 800 mila nel 2018.

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(lastampa.it / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)