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Regole per l'ingresso in Italia: i dettagli

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11 luglio 2020 (ore 3:27) - Un nuovo aggiornamento per limitare la pandemia da Coronavirus per i cittadini italiani in rientro dall’estero e per i cittadini stranieri in Italia è arrivato ieri dal Ministero degli Affari Esteri. Queste regole si aggiungono alle norme in vigore dal 1 luglio, che possono essere visualizzate qui: http://puntodincontro.mx/articoli2020/viaggi01072020.htm

Eccone di seguito i punti principali.

Dal 9 al 14 luglio è vietato l’ingresso in Italia alle persone che, nei 14 giorni antecedenti, hanno soggiornato o sono transitate per uno dei seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica dominicana.

L’unica eccezione al divieto è ammessa solo per cittadini italiani, di uno Stato UE, di un Paese parte dell’accordo di Schengen, del Regno Unito, di Andorra, del Principato di Monaco, della Repubblica di San Marino o dello Stato della Città del Vaticano e per i loro stretti familiari (discendenti e ascendenti conviventi, coniuge, parte di unione civile, partner stabile), a condizione che siano residenti anagraficamente in Italia da data anteriore al 9 luglio 2020.

Chiunque entra in Italia da qualsiasi località estera è tenuto a consegnare al vettore o alle forze di polizia in caso di controlli una autodichiarazione.

«Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi è per questo che abbiamo scelto la linea della massima prudenza», ha spiegato il Ministro della Salute Speranza, che —sentiti i ministri degli Affari Esteri, dell'Interno e dei Trasporti— ha firmato l'ordinanza che individua i 14 Paesi da cui sono sospesi i voli diretti e indiretti.

Misure cui plaude l'Istituto Superiore di Sanità, perhcè, come sottolineato dal presidente Silvio Brusaferro, «sono molto importanti al fine di mantenere i risultati raggiunti in questi mesi ed evitare che casi importati possano generare focolai difficili da controllare. Dobbiamo ricordarci che in molti Paesi del mondo la circolazione del virus è ancora elevata».

(puntodincontro.mx)

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