10 gennaio 2012 - La chef Lula Martín del Campo
—che appoggia e promuove molte iniziative in materia di cucina messicana— è stata
portavoce dell'esposizione di nove concetti di mobili da cucina. Il termine
Cucina d'autore si applica ai cuochi che rinnovano piatti tradizionali e
riescono ad ottenere caratteristiche personali. Una delle condizioni per questo tipo
di attività è l'uso di prodotti locali, per poter offrire sempre la miglior
qualità al cliente. In questa occasione, Mabe —insieme ad un gruppo di
architetti e designer— cerca di estendere questo concetto ai mobili che si
utilizzano per creare i piatti che raggiungeranno il nostro palato.
Esponendo un totale di nove cucine, si trasmette
la visione personale, professionale e tradizionale di ognuno degli artisti,
che —come base principale dei loro progetti— hanno voluto far rivivere la
cucina in Messico come uno spazio per riunirsi, più che come un luogo
funzionale, il che ha prodotto risultati unici e speciali. Gli autori hanno
condiviso con noi l'origine e le caratteristiche principali delle loro
ispirazioni in questo entusiasmante progetto.
Ariel Rojo
Designer
Ariel Rojo
La sua firma Ariel Rojo Design Studio cerca la
qualità della vita utilizzando soluzioni progettuali di design.
"La mia proposta è un omaggio alla nostra
cultura e la nostra cucina messicana, in questo caso —in particolare— a
quella della regione di Puebla rappresentata dalle piastrelle di Talavera a
zigzag e da un disegno più ricercato. La cucina, inoltre, continua ad essere
il focolare o il camino, ed è per questo che abbiamo aggiunto questa lampada
attorno a cui la gente si riunisce. In tutte le feste e le occasioni sociali
gli invitati finiscono sempre in cucina".
Cecilia León de la Barra
Disegnatore industriale
Cecilia León
Progettista indipendente di prodotti per
l'arredamento interni. Attualmente è docente presso l'Universidad Centro.
"È stato un progetto molto bello e interessante
perché abbiamo potuto scambiare esperienze e opinioni con i cuochi, non per
cucinare, ma per creare i mobili che utilizzeranno. Il concetto della mia
cucina è in realtà abbastanza semplice: un'isola e una sezione posteriore,
elementi simmetrici per lo spazio del frigorifero, un armadietto nella
sezione dei forni e un bar, con identificazione cromatica per suddividere le
zone dove si cucina, si preparano gli ingredienti, si lava, ecc. Questa è
l'idea principale della cucina".
Juan Pablo Serrano e Rafael Monjaraz
Architetti
David Bisu e Juan Pablo Serrano
Lo Studio di Architettura Monjaraz Serrano è
stato fondato a Città del Messico nel 1992 ed il suo obiettivo è lo sviluppo
di spazi architettonici di alta qualità qualità mediante l'uso corretto dei
materiali e della luce come elementi creativi.
"Crediamo che la cucina sia cambiata
ultimamente. Esistono cucine che convivono facilmente con la sala da pranzo
ed il soggiorno e questo è un elemento di design che si può trovare in mezzo
a qualsiasi spazio. È il posto ideale per riunirsi con gli amici mentre chi
sa cucinare prepara da mangiare e gli altri prendono un aperativo nel
frattempo".
Mauricio e Sebastián Lara
Disegnatori industriali
Mauricio Lara
Il loro studio EOS México è un esempio di
design messicano contemporaneo caratterizzato dallo sviluppo di progetti
multidisciplinari che vanno dal concept design agli oggetti,
dall'arredamento agli spazi interni.
"La storia della nostra cucina è basata sulle
caratteristiche di una coppia di sposini a cui piace cucinare, hanno sempre
molti ospiti ed hanno bisogno di uno spazio molto versatile. La cucina,
appoggiata su rotelle, si può spostare, i suoi moduli si possono avvicinare
per creare configurazioni differenti ed ottenere la versatilità necessaria".
Tatiana Bilbao
Architetto
Tre dei suoi progetti fanno parte dello stock
della Collezione di Architettura del Centro George Pompidou di Parigi. Uno
dei suoi progetti più importanti è il parco-monumento commemorativo del
bicentenario dell'indipendenza messicana dello Stato di Sinaloa.
Il concetto della sua cucina è basato sulla
mobilità per ottenere uno spazio personalizzato che possa essere trasportato
facilmente quando ci si trasloca. Si tratta di un investimento importante
per una delle stanze più desiderate in un nuovo spazio. L'intenzione di
questo progetto è che la cucina possa essere acquistata spendendo la
quantità permessa dal budget familiare.
Carlos Torre Hütt
Architetto
Carlos Torre
È membro del Consiglio di Amministrazione della
Casa Gutiérrez Najera e la sua attività comprende progetti di architettura e
design.
"La mia cucina parte da due concetti: il primo
è focalizzato sulle superfici per mezzo delle quali cerchiamo di trasmettere
processi artigianali tradizionali, come un telaio o un tessuto fatto a mano,
di cui rappresentiamo le caratteristiche e la gamma di colori; il secondo
cerca il contrasto delle forme geometriche. Gli armadi sono cubi verticali
che sembrano destinati a cadere, in quello più alto si nasconde l'estrattore
e —simultaneamente— stabilisce una comunicazione con l'isola che, interrotta
da piccole fessure, interagisce con la geometria del corpo principale".
Ezequiel Farca
Diseñador Industrial
Ezequiel Farca
Nel 1995 ha aperto il suo primo studio di
design e poco dopo uno showroom di arredamento. Tra i riconoscimenti
importanti della sua carriera si trova il Premio Quórum al miglior designer
in Messico.
"Proponiamo uno spazio dove le persone possano
convivere, dato che in Messico è sempre stato considerato un posto per
svolgere attività domestiche a cui la famiglia e gli invitati molte volte
non partecipano e penso che il fatto di proporre una cucina aperta, con un
tavolo da pranzo integrato rende le cose funzionali dal punto di vista dei
pasti, di una buona prima colazione, di un buon banchetto il fine settimana
... insomma un posto per la convivenza che —dopo tutto— penso che debba
essere la funzione principale della cucina".
Manuel Álvarez
Disegnatore industriale
Manuel Álvarez
Attualmente è direttore creativo del design
alla Dicorp, oltre ad essere vice presidente della Camera dell'Industria
della Trasformazione (Canacintra) di Querétaro e direttore del Premio
Innovazione e Design della stessa città. Dal 2001 è consigliere regionale
dell'ICSID per il Messico e l'America Latina.
"La filosofia è ogni cosa al suo posto e un
posto per ogni cosa. Si tratta di una stanza dove si può fare un sacco
di disordine, ma anche dove si deve incoraggiare l'ordine e la base è
proprio questa: un modulo per preparare alimenti caldi che possano essere
bolliti immediatamente con apparecchi efficienti, un altro modulo per le
preparazioni di piatti freddi o basati sull'uso di elettrodomestici, una
zona lavaggio, indicazioni su porte e cassetti per facilitare la
localizzazione di bicchieri, sacchetti della spazzatura, ecc.".
Michel Rojkind y Alberto Villarreal
Architetto e Disegnatore industriale
Alberto Villareal
Fondata nel 2009 da Michel e Alberto The Agent
è una società focalizzata sull'innovazione e lo sviluppo strategico del
prodotto.
"Si tratta di capire la cucina come un ciclo e
non solo come uno spazio. Identifichiamo quattro fasi: la prima è quella
della raccolta, la seconda è la preparazione, la terza è la cucina vera e
propria e la quarta è il pasto come tale che genera di nuovo il
fertilizzante per le erbe. Ogni fase ha un materiale che è adatto per la sua
funzione e temperatura. L'idea è di rimuovere tutto dalle pareti e metterlo
al centro per creare questo ciclo. I vegetali si preparano in cucina senza
pesticidi, ed il tutto parte dall'idea di un irrigatore giratorio che ha
elementi che creano visivamente un ciclo con tutti gli angoli possibili,
come se stesse girando".
(mónica garcía / milenio.com / puntodincontro)
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10 de enero de 2012 - Ciudad de México
• La Chef Lula Martín del Campo, en apoyo a toda iniciativa en cuanto a
cocina mexicana se refiere, fungió como vocera para la exposición de nueve
conceptos de mobiliario cocinas. El término “Cocina de autor” se aplica a
los cocineros que renuevan platillos tradicionales y logran imprimirles su
marca personal, una de las premisas para esta cocina es el aprovechamiento
de los productos de la región, para poder ofrecer siempre la mejor calidad
al cliente. En esta ocasión Mabe, en conjunto con un grupo de arquitectos y
diseñadores, buscan dar un plus al imprimir este concepto pero al mobiliario
en donde se crean los platillos que llegan a nuestro paladar.
En un total de nueve cocinas se plasma la visión personal, profesional y
tradicional de cada uno de los artistas, que como base principal de su
diseño fue revivir a la cocina en México como centro de reunión y no un
espacio funcional más, que dio como resultado cocinas que poseen
características únicas y especiales. Diseñadores y arquitectos compartieron
con nosotros de dónde y cómo obtuvieron su inspiración al momento de
enfrentarse a este emocionante proyecto.
Ariel Rojo
Diseñador
Cuenta con su firma Ariel Rojo Design Studio, comprometida con la calidad
de vida buscando soluciones por medio del diseño.
“Mi propuesta es un tributo a nuestra cultura y a nuestra cocina
mexicana, en este caso a la poblana representada por los mosaicos de
Talavera en forma de zigzag y un diseño más garigoleado, además la cocina no
deja de ser la hoguera o la fogata, por eso pusimos esta lámpara en la que a
su alrededor la gente se reúne, en todas las fiestas y reuniones la gente
acaba en la cocina”.
Cecilia León de la Barra
Diseñador Industrial
Trabaja en proyectos independientes de productos mobiliarios, interiores
y consultorías de diseño. Actualmente da clases en la Universidad Centro.
“Fue un proyecto muy bonito e interesante porque compartimos con
cocineros, pero no de los que cocinan, si no de los que crean los muebles.
El concepto de mi cocina es en realidad muy sencillo, una isla y una parte
trasera, algo simétrico donde está el refrigerador, un locker donde está la
torre de hornos y un bar, pero zonificando por colores el lugar donde
cocinas, preparas, lavas, esa es la idea principal de la cocina”.
Juan Pablo Serrano y Rafael Monjaraz
Arquitectos
Serrano Monjaraz Arquitectos se fundó en la Ciudad de México en 1992, su
objetivo es el desarrollo de espacios arquitectónicos en los que la calidad
se logra por el adecuado uso de materiales y la luz como elemento creativo.
“Creemos que la cocina ha cambiado últimamente, existen estas cocinas que
conviven con el comedor y con la sala fácilmente, ésta es una pieza más de
diseño que puede estar a la mitad de un espacio, es el lugar para reunirse
con amigos mientras el que sabe cocinar cocine y los demás tomar un
aperitivo en lo que está la cena”.
Mauricio y Sebastián Lara
Diseñadores Industriales
Su estudio EOS México es un ejemplo del diseño mexicano actual, se
caracterizan por se multidisciplinarios desarrollando proyectos que abarcan
desde el diseño de concepto, objetos, mobiliario, espacios e interiores.
“La historia de nuestra cocina es la de una pareja de recién casados que
tienen el gusto por cocinar, tienen muchos invitados, entonces necesitan un
espacio muy versátil, la cocina tiene ruedas, lo puedes mover, puedes
pegarlas, colocarlas en escuadra o hacer una serie de configuraciones
distintas, para dar esa versatilidad que se requiere”.
Tatiana Bilbao
Arquitecta
Tres de sus proyectos son parte del acervo de la Colección de
Arquitectura del Centre George Pompidou, en París, Francia. Uno de su
proyectos más destacados en el Parque-Monumento conmemorativo del
Bicentenario Estado de Sinaloa.
El concepto de su cocina se basa en la movilidad y así tener una cocina
personalizada que se pueda transportar al cambiarse de casa. Es una gran
inversión y uno de los elementos más deseados en un nuevo espacio. Lo que se
pretende con este diseño es que el usuario pueda adquirirla tan cara o
barata como se requiera.
Carlos Torre Hütt
Arquitecto
Es miembro del Consejo de Casa Gutiérrez Nájera y su trabajo abarca
proyectos de arquitectura y diseño.
“La cocina parte de dos conceptos, uno enfocado a la cubierta donde
tratamos de transmitir los procesos artesanales como de un telar, de un
tejido a mano, eso es lo que tratamos con estos trazos y una gama de
colores; la otra es contraponer un poco las formas geométricas a través de
la cocina, las alacenas son estos cubos de van de arriba hacia abajo, que
pareciera que van a caer , en el más alargado se esconde la campana de
extracción y al mismo tiempo genera un lenguaje con la isla, misma que tiene
pequeño quiebres que de alguna manera interactúan con la geometría de la
barra principal”.
Ezequiel Farca
Diseñador Industrial
En 1995 abrió su primer estudio de diseño y poco después un showroom de
mobiliario. Entre los premios que ha obtenido a lo largo de su carrera se
encuentra el Premio Quórum al mejor diseñador en México.
“Lo que propones es un espacio en donde la gente conviva, porque al final
es un espacio que en México siempre ha sido de uso doméstico y la gente o la
familia no se involucra, y yo creo que el hecho de plantear una cocina que
esté abierta, integres una mesa de comedor, hace que las cosas funcionen
dentro de una dinámica de la comida, un buen desayuno, una buen comida un
sábado, que involucra una convivencia que creo que al final las cocinas es
lo que deberían lograr”.
Manuel Álvarez
Diseñador Industrial
Actualmente es director creativo de Diseño en Dicorp, además es vice-presidente
de Canacintra Querétaro y director del premio Innovación y Diseño Querétaro.
Desde 2001 es consejero regional del Icsid para México y Latinoamérica.
“La filosofía es ‘cada cosa en su lugar y un lugar para cada cosa’, es un
lugar donde se puede provocar mucho desorden pero también donde se tiene que
provocar orden, y está basada en eso, un módulo para cocinar y preparar
alimentos calientes y poderlos hervir de manera inmediata con equipos
eficientes, otro modulo para alimentos que se preparan en frío o con apoyo
de electrodomésticos, el área para lavar trastes, hay que guardar cosas y
las gavetas tienen indicaciones dónde se guardan vasos, bolsas de basura,
etcétera, la cocina pretende eso”.
Michel Rojkind y Alberto Villarreal
Arquitecto y Diseñador Industrial
Fundada en 2009 por Michel y Alberto The Agent es una empresa enfocada a
la innovación y desarrollo estratégico de producto.
“Es entender la cocina como un ciclo y no nada más como un espacio. Son
cuatro estaciones: la primera es de cosecha y composta, la segunda
preparación, la tercera cocinar, y cuarta comer, de la comida se van a la
composta que se convierte otra vez en la tierra fértil para las hierbas.
Cada estación tiene un material que es adecuado para su función y
temperatura. La idea es quitar todo de las paredes y poner todo al centro
para crear este ciclo, los vegetales los procesas dentro de tu propia cocina
sin pesticidas, esta inspirado en el rehilete que son estas especies de
aspas que te generan este ciclo visualmente con todos los ángulos que hay,
como si estuviera girando”.
(mónica garcía / milenio.com / puntodincontro) |