6 ottobre 2019 - Secondo i dati diffusi dal Ministero dell'agricoltura e dello sviluppo rurale del Messico, il Paese latinoamericano è il terzo produttore mondiale di polpo, con il 65% del totale nazionale proveniente dallo Stato dello Yucatan e il resto da Campeche e Baja California.

Il dicastero sottolinea che la pesca si concentra principalmente in due specie: l'octopus vulgaris —chiamato in spagnolo anche pulpo patón—, che si trova sulle coste del Golfo del Messico e dei Caraibi, e l'octopus maya, chiamato anche pulpo rojo.

Quest'ultimo è un animale appartenente alla famiglia degli Octopodidae ed una specie ad elevato interesse commerciale. In Italia —uno dei tre Paesi assieme a Spagna e Giappone dove il Messico esporta attraverso efficienti canali distribuzione e commercializzazione gran parte della sua produzione— è usuale trovarlo già eviscerato nel reparto dei congelati nella grande distribuzione organizzata. In alcuni casi viene decongelato prima della vendita. È citato con il nome di polpo messicano nel Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 sulle Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale.

È un alimento ricco di vitamine B3 e B12, con un importante contenuto di potassio, iodio, selenio, calcio, sodio e fosforo. Come tutti i molluschi cefalopodi presenta un apporto calorico limitato (=75 Kcal su 100g) e fornisce in maggioranza proteine, con una ridotta percentuale di grassi e colesterolo.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)