ECONOMIA E FINANZA
 

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17 luglio 2019 - Proprio mentre Emirates annuncia il nuovo volo giornaliero Dubai-Barcellona-Città del Messico a partire dal 9 dicembre 2019, comincia una sfida cruciale per la cordata a quattro —Ferrovie dello Stato, Delta, Ministero dell'economia e delle finanze e Atlantia— che a fine settembre dovrà presentare un'offerta per l'acquisto di Alitalia.

Aumento dei ricavi, apertura di nuove destinazioni sul mercato internazionale —soprattutto sul lungo raggio—, ma anche miglioramento della qualità dei servizi di terra saranno —secondo fonti finanziarie vicine all'operazione— le tre principali direttrici sulle quali dovrà articolarsi il piano idustriale per la compagnia di bandiera italiana.

Il lavoro che attende i soci della futura società si preannuncia complesso dal momento che, secondo le stesse fonti, serve una rivisitazione profonda del piano esistente per colmare le carenze che questo, al momento, presenta, e per poter creare prospettive di sviluppo. Quello che serve è un impegno più forte sul fronte dei ricavi e l'apertura di nuove rotte sul segmento internazionale ma, in primis, su quello intercontinentale, puntando sui mercati più redditizi del Nord America e quelli asiatici, a cominciare dalla Cina, dove Alitalia non è presente.

Ma c'è anche il fronte dei servizi di terra. La scommessa in questo caso è quella di innalzare il livello di qualità agli standard raggiunti dall'aeroporto di Fiumicino, che ha ottenuto riconoscimenti internazionali. Anche questo è un tema da affrontare, spiegano ancora le fonti interpellate, e che manca nell'attuale piano.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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