Instagram
 

In Italia più donazioni e più trapianti.

 

 

 

bullet

Lee este artículo en español.

 

2 aprile 2018 - Negli ultimi 10 anni, in Italia, le donazioni di organi, tessuti e cellule sono cresciute tantissimo. E con queste anche i trapianti.

Rispetto al 2016, il numero dei donatori è cresciuto del 9%. Un +29%, se si considera il quinquennio 2013-2017. A livello nazionale dunque si parla di 28,7 donatori ogni milione di abitanti, il 18% in più rispetto al 2016. Valori superiori rispetto alla media europea, che si attesta sui 18,4 donatori per milione di popolazione.

Al Centro-Nord italico addirittura si toccano picchi di 35,9 donatori per milione. A favorire questa iperbolica crescita? Sicuramente le campagne di sensibilizzazione e informazione. Inoltre, nel 2016 molti Comuni, in occasione del rilascio/rinnovo della carta d’identità, hanno registrato le dichiarazioni di volontà sulla donazione di organi e tessuti da parte dei cittadini.

Il servizio di espressione di volontà negli uffici anagrafe viene oggi offerto da più di 2 mila Comuni e raccoglie in media 2.000 dichiarazioni al giorno.

Inoltre, sono diminuite del 4% rispetto al 2016 le opposizioni alla donazione. Opposizioni che tuttavia rimangono tante in Calabria e Abruzzo (42%) e Puglia (41%).

Più donazioni più trapianti, è ovvio. Nel 2017 gli interventi totali sono cresciuti del 6% rispetto al 2016. Un +27% se si considerano gli ultimi 5 anni.

Di conseguenza, con l’aumento di donazioni e trapianti si è attenuato il numero dei pazienti in attesa. A fine 2017 questi erano 8743, mentre a fine 2016 erano 9026.

«Questi ottimi risultati testimoniano che la nostra strategia di fare sistema funziona», afferma Alessandro Nanni Costa, direttore generale del Centro nazionale trapianti. «La crescita è possibile soltanto se lavoriamo tutti insieme, dalle Regioni ai coordinamenti locali».

bullet Clicca qui per leggere gli altri articoli della sezione “Salute e benessere”.

 

(francesco patti / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)