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Epifani: «Presto pratiche più agili per i passaporti».

 

 

 

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12 agosto 2018 - Durante la seduta del 2 agosto del Comites messicano, Paolo Epifani, Capo della Cancelleria Consolare dell'Ambasciata d'Italia, ha illustrato ai consiglieri ed agli invitati presenti il progetto di modifica delle procedure per l'emissione dei passaporti basato sull'utilizzo delle postazioni mobili che verranno rese disponibili ai richiedenti fra poche settimane nei consolati onorari di Playa del Carmen e Guadalajara.

«Presidente Brocca, amici del Comites», ha detto Epifani, «la grande novità che stavamo aspettando da tempo —e che a breve diventerà una piacevole realtà— è l'arrivo delle cosiddette “macchinette”, che in termini tecnici si chiamano postazioni mobili per i passaporti».

Paolo Epifani.

«In pochissime parole», ha continuato il console, «questo significa che i Consolati Onorari di Playa del Carmen e Guadalajara verranno a breve muniti di un sistema che consente di rilevare le impronte digitali dei connazionali. Come sapete, per emettere un passaporto, tutti coloro che hanno compiuto i dodici anni per legge devono lasciare le impronte digitali. Di solito, o vengono a Città del Messico, oppure attendono la missione itinerante che una volta all'anno effettuo nei consolati di Playa del Carmen, Guadalajara, Monterrey, Veracruz ed altre città».

«La novità è che i connazionali non avranno più bisogno di venire alla capitale, perché potranno lasciare le impronte digitali ai consolati di Playa del Carmen e di Guadalajara. I Consolati le invieranno a Città del Messico —per cui in ultima analisi chi stampa il passaporto saremo sempre noi—, con l'indubbio vantaggio per il connazionale di non dover venire fisicamente o aspettare la missione, ma di poter lasciare le impronte in un qualsiasi momento dell'anno —ovviamente mettendosi d'accordo con il consolato onorario— e quindi ricevere comodamente, sempre attraverso il consolato, il passaporto».

«Le macchinette che ci vengono messe a disposizione del Ministero sono due, e sono state assegnate a Playa del Carmen e a Guadalajara perché nei due anni di missioni consolari —ne ho effettuate circa 20— sono state le sedi con maggior richiesta. In occasione del viaggio a Playa nel gennaio 2018 hanno assistito circa 200 persone, mentre a Guadalajara sono state poco di più. Così, queste due città saranno le prime a ricevere le postazioni. E dico “prime” perché se, come immagino, l'esperimento andrà bene, si potrà estendere anche ad altri consolati onorari».

«È importante sottolineare che le macchinette non sono ancora operative. Sono arrivate fisicamente e si trovano oggi nel mio ufficio. Perché siano operative, mancano gli strumenti che verranno poi consegnati ai consoli onorari. Si tratta essenzialmente di una scheda e di un token simile a quelli che si utilizzano per i bonifici bancari. Sia la scheda che il token viaggiano separati per motivi di sicurezza».

«Quando arriveranno, con il Ministero organizzeremo via internet un collaudo e poi saremo pronti per consegnarli ai consoli onorari. Sia Fabio Toticchi a Guadalajara, sia Italo Sampablo a Playa del Carmen sono già stati allertati e verranno a ritirarli».

«D'intesa con i Consoli Onorari si analizzerà la possibilità di estendere il bacino di utenza oltre le loro città. Ad esempio, Playa del Carmen potrebbe coprire anche la circoscrizione di Cancún e tutto lo Yucatán, così come Guadalajara occuparsi degli Stati di Jalisco, Colima e magari anche Aguascalientes e Durango».

«Con questo, l'indubbio vantaggio sarà che gli interessati non dovranno venire a Città del Messico, per cui si libereranno appuntamenti e si ridurrà la lista di attesa. Io continuerò a svolgere missioni itineranti nelle altre città e in questo modo il servizio dovrebbe migliorare per tutta la collettività. Ripeto: le macchinette non sono ancora operative. Stimo che lo saranno a inizio settembre. Appena pronte, daremo avviso sul sito Internet dell'Ambasciata».

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)