10 luglio 2018
- È stata inaugurata ieri alla Galleria del
Palazzo Municipale di Puebla, in Messico, la
mostra Leonardo Da Vinci, el rostro de un
genio (Leonardo Da Vinci, il volto di un
genio) in cui è esposta la “Tavola Lucana”,
un dipinto rinvenuto nel 2008 e da allora
legato al nome dell'ingegnere, pittore e
scienziato italiano del Rinascimento, che
secondo alcune versioni ne sarebbe l'autore.
Alla cerimonia hanno partecipato Fabio
Caselli, presidente dell'Academia de Arte de
Florencia, Luis Banck, sindaco di Puebla, e
lo storico d'arte medievale Nicola
Barbatelli, scopritore dell'opera nel 2008.
La mostra rimarrà aperta al pubblico da oggi
fino al 7 ottobre, quando verrà inviata al
Palacio de Alhajas di Madrid per un nuovo
appuntamento espositivo.
Da quando è stato scoperto, il pezzo è stato
sottoposto ad una serie di analisi con
l'intenzione di verificare se si tratta di
una creazione originale del Da Vinci.
Finora, sulla base della datazione al
carbono 14, si stima che sia stato dipinto
tra il 1459 e il 1523.
L’analisi dei pigmenti tramite spettroscopia
a raggi X ha rivelato, in alcune aree non
sottoposte a reintegri successivi,
compatibilità con una datazione all’età di
Leonardo. Il dipinto è stato inoltre
sottoposto a indagine grafologica, dato che
sul retro compare l’iscrizione, “Pinxit mea”
(L’ho dipinto io), redatta in scrittura
speculare, come era uso fare il da Vinci. La
grafologa che ha esaminato la frase, Silvana
Iuliano, l’ha attribuita a Leonardo
comparandola con altri testi noti del genio
toscano. Infine, un’indagine congiunta
dell'Università di Chieti e del Dipartimento
scientifico dell’Arma dei Carabinieri, ha
ritrovato un’impronta digitale che è stata
ritenuta compatibile con una traccia che
compare nella Dama con l’ermellino.
La mostra potrà essere visitata tutti i
giorni della settimana dalle ore 10:00 alle
21:00.
(massimo barzizza / puntodincontro)
|