12 gennaio 2018
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Fiat Chrysler ha annunciato ieri che
trasferirà dal Messico agli Usa la
produzione della prossima generazione di Ram
Heavy Duty. Si manterrà a Saltillo, nello
Stato messicano di Coahuila, l'assemblaggio
di veicoli commerciali destinati ad essere
distribuiti in tutto il mondo.
Il gruppo italo - statunitense ha reso noto
che investirà più di un miliardo di dollari
nell'impianto di Warren, in Michigan, dove
verranno creati 2.500 posti di lavoro. E
grazie anche al piano di taglio delle tasse
approvato a Washington tre settimane fa,
distribuirà a 60mila dipendenti residenti
negli Stati Uniti un bonus di 2mila dollari.
Il presidente Donald Trump ha twittato
rallegrandosi per la decisione di Fca.
Il tema del NAFTA — il cui sesto round di
rinegoziazioni si terrà a Montreal, in
Canada, dal 23 al 28 gennaio — è
particolarmente delicato per il settore
statunitense delle quattro ruote. Due giorni
fa sono bastate voci in arrivo da Ottawa
—secondo le quali Washington finirebbe per
abbandonare il trattato— per mandare in tilt
non solo il peso messicano e il dollaro
canadese, ma anche le azioni quotate a Wall
Street di produttori di auto come General
Motors e Fiat Chrysler Automobiles.
I gruppi guidati da Mary Barra e Sergio
Marchionne importano dal Messico pickup
trucks, veicoli ad alti margini che invece
Ford realizza esclusivamente in Usa. Il
comparto dell'industria dell'automobile è
favorevole a un aggiornamento del Nafta, ma
sta facendo pressioni affinché non sia
intaccato.
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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