La Targa Florio, una delle gare automobilistiche più antiche del mondo, ha festeggiato la 100ª edizione.

 

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17 maggio 2016 - Cento volte Targa Florio. Una delle gare automobilistiche più antiche del mondo infatti ha festeggiato la centesima edizione. Dal 5 al 8 maggio si sono alternate auto di ogni età e casa, con tantissimi campioni di oggi e di ieri pronti a sfidarsi. Quest’anno l’evento è stato suddiviso in quattro categorie: la Targa Florio Rally, Historic Rally, Classic e Historic Speed. La Classic ha permesso di ammirare le auto d’epoca dal 1906 al 1970. A seguire, lHistoric Rally si è concentrato sulle vetture costruite dal 1971 al 1995. Nostalgia nella Historic Speed, che ha visto gareggiare i campioni degli anni passati.

La centesima edizione rally è stata vinta da Paolo Andreucci, a bordo della sua Peugeot: «Ringrazio il caloroso e appassionato pubblico siciliano, è lui il vero vincitore», ha dichiarato il dieci volte campione italiano. Il concetto è stao poi  ribadito da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, vincitori della categoria Classic, i quali hanno aggiunto che «la Targa ha una storia magnifica che non ha nulla da invidiare alla Mille Miglia».

Ma ingraniamo la marcia indietro della memoria. Quanti ricordi riaffiorano nella mente degli appassionati di automobilismo. Un evento che all’inizio rappresentò un appuntamento principe per la mondanità dell’epoca. Ad idearlo nel 1906 fu don Vincenzo Florio, giovane rampollo palermitano, il quale decise di inserire la Sicilia all’interno del mercato delle auto, facendole godere lo strepitoso gusto di una corsa spettacolare. Ci riuscì egregiamente.

Il francobollo da 95 centesimi emesso in occasione della centesima edizione
della famosa corsa siciliana.

L’evento ha subito uno stop complessivo di dieci anni, in seguito alle due guerre mondiali. Oggi è rally, si svolge sull’asfalto, a tappe, ma la situazione nella quale la Targa emise i primi vagiti era completamente diversa. Le strade erano difficilmente percorribili, sterrate, in mezzo alle campagne delle Madonie, tra i tornanti di Cerda, Caltavuturo, Collesano e Buonfornello. Gli amministratori dell’epoca temevano che un evento tanto affascinante fosse altresì pericoloso. «Di certo don Florio dovette fare i conti con delle circostanze davvero complicate per l’epoca», ha dichiarato Rosario Alessi, presidente nei primi anni del 2000 della Fia. «Per noi siciliani la Targa è un evento attesissimo e da bambino ricordo che si stava svegli anche di notte per vedere passare tutte le auto». L’avvocato Alessi ha poi concluso dichiarando che «la centesima edizione della Targa ha consentito oggi di ammirare le auto che hanno dato lustro all’industria automobilistica nazionale e al genio dei loro ideatori e stilisti».

La Targa Florio ha visto dominare l’Alfa Romeo negli anni ’30 e la Porsche negli anni ’60. Sette titoli anche per la Ferrari.

In occasione del centenario è stato emesso il francobollo da 95 centesimi. Presente all’evento anche il presidente della Fia Jean Todt.

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(francesco patti / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)