Trivelle, voteranno anche gli italiani in Messico.

 

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12 febbraio 2016 - Nove Regioni italiane —Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise— si sono opposte ai danni all'ambiente e all'economia turistica che potrebbero essere provocati dal continuo sfruttamento petrolifero dei mari del Belpaese. Su loro richiesta, la norma della Legge di stabilità 2016 che prevede che le concessioni già rilasciate per le esplorazioni e le trivellazioni entro 12 miglia dalla costa italiana abbiano la «durata della vita utile del giacimento», è stata esaminata lo scorso 19 gennaio della Corte Costituzionale, che ha ritenuto ammissibile indire un referendum sulla sua abrogazione.

Due giorni fa, il Consiglio dei Ministri ha fissato la data del 17 aprile 2016 per la realizzazione di questa votazione, che avrà luogo anche all'estero. Gli elettori residenti fuori dai confini dell'Italia ed iscritti nell'Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) riceveranno il plico elettorale al loro domicilio. Chi invece, pur risiedendo in un altro Paese, intende votare in Italia, dovrà far pervenire una dichiarazione al consolato.

A partire da questa consultazione, anche gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi potranno partecipare al voto inviando un avviso al loro comune d’iscrizione nelle liste elettorali.

Il decreto del Presidente della Repubblica per la convocazione di questi comizi verrà pubblicato nei prossimi giorni, per cui alcuni dettagli e date di scadenza non sono ancora stati determinati.

L'Ambasciata d'Italia in Messico ha pubblicato ieri sul suo sito una nota a questo riguardo che può essere consultata cliccando qui.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)