28 marzo
2016
- In tutta Italia, alle due di notte di domenica 27 marzo le lancette degli orologi sono state portate sulle tre: è l'inizio dell'ora legale, che nel Belpaese durerà per i prossimi sette mesi fino a quando non tornerà in vigore l'orario solare nella notte tra il 29 e il 30 ottobre.
E, così, la differenza del fuso orario italiano rispetto a quello di Città del Messico, fino a domenica prossima, aumenta ad otto ore. Le normali sette ore di sfasamento verranno ripristinate alle due di notte del 3 aprile, quando anche nel Paese Azteca entrerà in vigore l'orario estivo, il cui termine coniciderà con l'Italia il 30 ottobre.
A differenza di quanto accade nel Belpaese, però, gli orari durante l'anno nella nazione latinoamericana vengono complicati dall'interdipendenza con gli Usa e dall'estensione del suo territorio, che copre ben 5 fusi orari.
33 municipi del confine settentrionale del Paese, con l'obiettivo di facilitare la vita quotidiana dei residenti che attraversano la frontiera per lavoro o per scuola, utilizzano lo stesso orario del “vicino del nord”, motivo per il quale hanno adottato l'ora legale dal 13 marzo.
I municipi con questa caratteristica sono: Tijuana, Mexicali, Ensenada, Playa Rosarito e Tecate (Baja California); Juárez, Ojinaga, Ascensión, Coyame del Sotol, Guadalupe, Janos, Manuel Benavides e Práxedis G. Guerrero (Chihuahua); Acuña, Piedras Negras, Guerrero, Hidalgo, Jiménez, Zaragoza, Nava y Ocampo (Coahuila); Anáhuac e Los Aldama (Nuevo León); Nuevo Laredo, Reynosa, Matamoros, Camargo, Guerrero, Gustavo Díaz Ordaz, Mier, Miguel Alemán, Río Bravo e Valle Hermoso (Tamaulipas).
Negli stati di Quintana Roo e Sonora, così come nelle quattro isole appartenenti all'Arcipelago Revillagigedo dello Stato di Colima, si mantiene lo stesso orario per tutto l'anno.
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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