L'Italia e il Messico nel nuovo canale di Panama.

 

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24 marzo 2016 - L'impresa italiana Salini Impregilo è uno dei consorziati del Gruppo Unidos por el Canal (GUPC, S.A.), l'appaltatore responsabile per la progettazione e la costruzione del terzo set di chiuse, elemento principale del programma di espansione del Canale di Panama, che verrà inaugurato il prossimo 26 giugno dopo quasi 9 anni di lavori. GUPC è composto, inoltre, dalla spagnola Sacyr Vallehermoso, la belga Jan de Nul e la panamense Constructora Urbana, S.A.

Ma anche il Messico ha partecipato nel progetto che raddoppierà la capacità di una delle vie di comunicazione transoceaniche più importanti del pianeta: nel gennaio 2010, un consorzio guidato dalla società messicana ICA si è aggiudicato un progetto di scavo da 260,8 milioni di dollari, il secondo contratto in ordine di ammontare —dopo quello assegnato a GUPC— nelle attività di sviluppo congiunto di questa enorme opera di ingegneria.

La data dell'inaugurazione è stata comunicata ieri da Jorge Quijano, amministratore del corso d'acqua artificiale più famoso del mondo, che ha aggiunto: «Il sogno di questa espansione diventerà realtà quando finalmente verrà aperta la più grande opera di infrastruttura nella storia del Canale e di Panama».

Le autorità panamensi hanno riferito che nelle prossime settimane verranno completati i test finali dei lavori, la cui conclusione, originariamente prevista per ottobre 2014, è stata ritardata da diversi fattori.

Si prevede che l'espansione avrà un effetto diretto sulla logistica del commercio regionale, per cui diversi porti delle Americhe si apprestano a sfruttare il potenziale generato dalla riduzione degli itinerari marittimi per imabracazioni di maggiori dimensioni.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)