Starbucks apre in Italia: una sfida non da poco.

 

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2 marzo 2016 - Dopo molte voci e indiscrezioni, la notizia è stata confermata: Starbucks —in Messico già da anni diventato uno dei simboli del caffè— arriva anche in Italia. Il primo punto vendita verrà aperto all'inizio del 2017 a Milano, dove il colosso statunitense del “frappuccino”, del “the Chai” e dell'“espresso americano” sbarcherà in partnership con Percassi.

«La storia di Starbucks è direttamente collegata al modo in cui gli italiani hanno creato e prodotto il perfetto caffè espresso» ha detto l'amministratore delegato Howard Schultz, e non si può non credergli: il linguaggio utilizzato nelle caffetterie della Sirena è basato su una particolare mescolanza di termini in italiano adattati alle usanze locali in ogni Paese. In terra Azteca troviamo, ad esempio, l'“Helado (gelato) Café Latte” e il “Cajeta Frappuccino” (la cajeta è un un dessert, originario del Messico centrale, elaborato mediante l'unione di latte di capra, zucchero di canna e cannella).

«Tutto ciò che facciamo lo facciamo sulla base delle meravigliose esperienze che molti di noi hanno avuto in Italia» —ha continuato Schultz— «e aspiriamo a rappresentare rispettosamente questa eredità da 45 anni. Ora cerchiamo con grande umiltà e rispetto di condividere ciò che abbiamo fatto e quello che abbiamo imparato nella nostra prima esperienza nel Belpaese».

La tradizione del caffè in Italia rappresenta una sfida non da poco per la multinazionale di Seattle, e gli stessi statunitensi sembrano intimiditi dalle usanze della nostra penisola: «[In Italia] la gente arriva al bancone, chiacchiera per cinque minuti di attualità o di sport, si beve l'espresso in un solo sorso senza muoversi e poi esce», scrive la rivista mensile Wired nella sua versione online, «mentre nelle nostre caffetterie a noi piacciono il Wi-Fi e i divani comodi. A volte, ci portiamo perfino i nostri computer portatili per lavorare seduti lì un paio d'ore». Secondo i dati di Euromonitor, il 90% delle caffetterie italiane sono indipendenti, e fino ad oggi i colossi internazionali (per esempio McDonald’s McCafe) non hanno sfondato. Ci vuole del coraggio per intraprendere un'avventura simile, ma Starbucks di coraggio ne ha avuto in passato, e lo ha dimostrato. Staremo a vedere.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)