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18 gennaio 2015 - A cinque anni di distanza da “Il cimitero di Praga”, ritorna finalmente in libreria Umberto Eco con un nuovo romanzo. Si intitola “Numero Zero” ed è disponibile dallo scorso 9 gennaio 2015, edito da Bompiani.

Oltre all’aura propria di Eco, che con il suo nome è già una garanzia, dalla trama di questo nuovo libro ci si aspetta un’opera capace di raccontare con amara efficacia il lato più oscuro dell’Italia. La storia è ambientata nella Milano del 1992, in piena Tangentopoli. Nel caos politico, un affarista prova a farsi strada mettendo in piedi un giornale pensato per alimentare calunnie verso i nemici e ricattare i potenti. Una macchina del fango per nulla lontana dalla realtà di oggi. In questa cornice Eco ricostruisce, attraverso le vicende dei protagonisti del romanzo, gli avvenimenti più marci e gli intrighi più irritanti della storia della nostra repubblica. Tra questi
Gladio, la P2, il presunto assassinio di Giovanni Paolo I, il colpo di stato Borghese. E non mancano la CIA, le stragi e le indagini depistate.

Numero zero è il settimo romanzo di Umberto Eco e, con “sole” 224 pagine, è il più breve tra i racconti dell’autore alessandrino. In ordine cronologico le sue narrazioni precedenti sono le seguenti:

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Il nome della rosa (1980), bestseller internazionale da cui Jean-Jacques Annaud ha tratto un film con Sean Connery e Christian Slater;

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Il pendolo di Foucault (1988);

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L'isola del giorno prima (1994);

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Baudolino (2000);

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La misteriosa fiamma della regina Loana. Romanzo illustrato (2004);

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Il cimitero di Praga (2010).

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)