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17 settembre 2014 - Il mondo in un gioco. Lasciate a casa tablet, cellulari e Psp, però. E giocate davvero, riscoprendo la storia di una regione italiana o di una Nazione attraverso il suo lato più spensierato, più antico e tradizionale, più divertente.

Succede ogni settembre, da 12 anni, nel cuore di Verona, al Festival Internazionale dei Giochi in Strada Tocatì (da “toca a ti”, in veneto “tocca a te”), quest’anno dal 18 al 21 settembre.

Ideato e organizzato dall’Associazione Giochi Antichi (AGA), in collaborazione con il Comune di Verona – area Cultura, ogni anno le regioni italiane e un Paese ospite —che quest’anno è il Messico— regalano ai visitatori di tutte le età e provenienza l’entusiasmo di vedere, scoprire, assistere e partecipare da protagonisti ai 40 giochi tradizionali, sia per grandi che per bambini, che si alternano in piazze e piazzette, vicoli, angoli suggestivi di una Verona che si rivela giocosa e curiosa, svuotata per l’occasione dalle automobili.

A causa dell'entusiasmo causato dal gioco della palla Maya nel 2011 e la palla Purepecha nel 2012, gli organizzatori del Festival hanno deciso di dedicare l'edizione 2014 al Messico come Paese ospite.

Gregorio Ramos Melo, presidente della Federazione messicana di sport e giochi tradizionali indigeni, ha commentato alcuni giorni fa che saranno più di 120 i partecipanti messicani che si incontreranno nel centro storico del capoluogo italiano per presentare 23 sport e giochi tradizionali durante il festival, tra cui l'ulama, la palla mixteca e la palla purépecha.

«Sarà un'esperienza meravigliosa, i manifesti di quest'anno sono stati addirittura stampati in color rosa messicano e nel sito web dell'evento è già tutto pronto. Si tratta di un festival di grande importanza, a cui partecipano circa 300 mila persone per 3 giorni».

Nel frattempo, Giorgio Paolo Avigo, presidente dell'AGA ha spiegato che per l'Italia il Messico è molto suggestivo, dal punto di vista del turismo e della cultura. «Il festival riunisce migliaia di persone e questa volta il Messico sarà al centro dell'attenzione per il pubblico proveniente da tutta Europa che ci visita ogni anno».

Dalla Lippa alla Kispetia, dal Gioco delle Noci al Backgammon e altre tradizioni ludiche: per tre giorni il protagonista assoluto della città è il gioco tradizionale (considerato Patrimonio Immateriale dell’Umanità, come indica l’Unesco nella Carta Internazionale del Gioco, 2003).

Il festival è gratuito e in caso di pioggia si tiene in spazi al coperto. Per la sua realizzazione, quest'anno sono al lavoro 500 volontari per lo staff organizzativo, 280 giocatori italiani e stranieri, 80 musicisti e danzatori
italiani e stranieri, e 38 relatori.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)