23
aprile
2014 -
Sono ottantasette gli artisti messicani in
esposizione nelle sale delle scuderie del
castello di Miramare a Trieste. Curata da
Maria Campitelli, con la collaborazione di
Manolo Cocho, Fernando Galvez de Aguinaga e
Gerardo Traeguez, la mostra “Messico Circa
2000” approda all’interno dell’ambizioso
progetto internazionale “Mex Pro” che si
svolgerà a Trieste per l’intero 2014 e che
vedrà espansioni sul territorio italiano e
internazionale.
Il progetto nasce per
celebrare il consolidato rapporto tra
l’Italia e il Messico in occasione del 140°
anniversario dall’apertura delle prime
relazioni diplomatiche tra i due paesi.
Messico Circa 2000 è stata inaugurata il 14
aprile scorso facendo seguito alla grande
mostra di artisti del Gruppo78 tenutasi da
gennaio a settembre 2013 in Messico.
La
collezione Circa 2000 di Josè Pinto Mazal,
presente all’evento insieme alle autorità
locali e gli organizzatori, è composta da
una serie di opere realizzate tra il 1980 e
il 2013 da artisti messicani e stranieri che
considerano il Messico un luogo idoneo alla
loro produzione.
Una pluralità di tendenze che si trasformano
in opere d’arte: dal realismo sociale alla
tendenza primitiva, dal paesaggio al
ritratto nudo passando per il citazionismo
arcaico e la tematica surrealista.
L’imprinting è sicuramente quello
tipicamente messicano. Una tradizione
inviolabile fatta di legami con culture
passate, con le innumerevoli civiltà e la
loro grandezza, con la morte. Una morte che
però significa vita, come una sorta di dna,
oscuro e misterioso, che contrassegna l’arte
messicana del presente come quella del
passato. Anche la scelta della location non
è casuale. Le scuderie del castello di
Miramare, infatti, oltre a essere il luogo
simbolo di Trieste, hanno una valenza
significativa proprio all’interno del
rapporto tra la città italiana e il Messico
stesso: Massimiliano d’Austria – l’Asburgo
che divenne imperatore del Messico – andò a
morire oltre oceano dopo essersi costruito a
Chapultepec, nel cuore di Città del Messico,
un’altra dimora evocativa del modello di
Miramare. Una mostra questa che incarna le
vesti di un meraviglioso viaggio artistico
costruito con rigore, conoscenza ma
soprattutto con passione.
(lisa
simonetti / insideart.eu
/ puntodincontro.mx / adattamento e
traduzione in spagnolo di massimo barzizza)
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