9 agosto 2014 -
Alitalia ed Etihad, tutto fatto. La firma
tanto sudata è finalmente arrivata, venerdì
pomeriggio 8 agosto. C'è il sì all’atteso
accordo strategico che consentirà alla
compagnia di Abu Dhabi di rafforzare la sua
rete europea e al gruppo italiano di
continuare a volare.
Alla cerimonia erano presenti Roberto
Colaninno e Gabriele Del Torchio,
rispettivamente presidente e ad di Alitalia
insieme con il numero uno di Etihad, James
Hogan.
Ecco i principali punti d'intesa:
Obiettivo 2017 - Entro il 2017 per
Alitalia è previsto il ritorno alla
redditività. La stima è di 3,7 miliardi di
fatturato e 108 milioni di utili. Nel 2013
le perdite hanno raggiunto quota 569 milioni
di euro. Oggi la compagnia aerea brucia
quasi due milioni al giorno.
Sette nuove rotte intercontinentali -
Tra il 2015 e il 2018 saranno aggiunte sette
nuove destinazioni intercontinentali servite
da Alitalia, tra cui Città del Messico, San
Francisco, Santiago del Cile, Shangai,
Pechino e Seul, mentre Abu Dhabi, sede di
Etihad, sarà collegata anche da Venezia,
Catania e Bologna.
23 milioni di passeggeri - Nel 2018
le previsioni indicano oltre 23 milioni di
passeggeri trasportati, per un totale di 105
destinazioni servite dalla nuova compagnia
in cui Etihad avrà il 49% del capitale. I
soci italiani non potranno vendere per
almeno dieci anni.
I due hub italiani - Lo scalo di
Fiumicino concentrerà il traffico locale e
quello a lungo raggio, svolgendo il ruolo di
testa di ponte per l'Europa e il Nord
America dell'attività di Etihad. Su Malpensa
è previsto il rafforzamento dei collegamenti
e la concentrazione delle attività cargo.
(corriere.it
/ puntodincontro.mx / adattamento e
traduzione in spagnolo di massimo barzizza)
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