L'Italia
torna in orbita

Sarà il terzo volo di Roberto Vittori.


 

29 aprile 2011. - L’Italia sarebbe dovuta tornare in orbita venerdì sera (21.47 ora italiana) con Roberto Vittori, colonnello pilota dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’agenzia spaziale europea Esa. Ma il lancio dello shuttle Endeavour è stato rinviato di 48 ore per problemi tecnici. È la terza volta che vola in orbita sulla stazione spaziale internazionale ma questa occasione è davvero eccezionale. Ora sta consumando le ultime ore di quarantena nel palazzo immerso nel verde della base. Unica uscita giovedì mattina per un saluto a distanza alzando il braccio: solo medici e collaboratori possono avvicinare l’equipaggio. Il lancio dello shuttle Endeavour è il penultimo dell’epoca shuttle (l’ultimo sarà in giugno con Atlantis): per questo l’atmosfera al Kennedy Space Center è delle grandi occasioni e il portavoce della contea di Brevard sul cui territorio si distribuisce il grande poligono prevede un afflusso di visitatori lungo le strade circostanti di 750 mila persone. È quasi il doppio della folla arrivata per l’ultima partenza della navetta Discovery.

L'ESPERIMENTO - Alla guida della caccia dell’antimateria nell’universo con l'esperimento AMS-2 in preparazione da quasi vent’anni e che verrà agganciato alla stazione spaziale, ci sono il premio Nobel Sam Ting e il fisico italiano Roberto Battiston dell’Istituto nazionale di fisica nucleare Infn. Altri sessanta fisici italiani sono coinvolti nella ricerca che unisce 16 nazioni. Se gli scienziati catturando miliardi di raggi cosmici riusciranno a cogliere fra di loro traccia di nuclei di anti-elio vorrà dire che l’antimateria c’è davvero e nuovi scenari fantastici si apriranno davanti agli astrofisici, compresa l’ipotesi di mondi paralleli al nostro. Endeavour è sulla rampa di lancio e davanti il grande orologio digitale adagiato sul prato che scandisce i secondi del conteggio alla rovescia è ancora fermo, anche se i tecnici sono indaffarati sulla rampa per le ultime operazioni.

ENDEAVOUR - Endeavour è stato l’ultimo shuttle a essere costruito. La decisione venne presa il 31 luglio 1987 in seguito alla distruzione della navetta Challenger disintegrata poco più di due minuti dopo il via dal Cape l’anno precedente. Nei magazzini di Palmdale in California della Rockwell International costruttrice delle navette erano conservate varie parti di riserva e con queste si mise insieme Endeavour (costo 1,8 miliardi di dollari), il quinto a essere realizzato, e così battezzata per rendere omaggio alla omonima nave dell’esploratore britannico James Cook che nell’agosto del 1768 veleggiava nel sud del Pacifico per osservare il transito di Venere davanti al Sole. Endeavour era concepita per compiere le missioni più lunghe fino a 28 giorni, cioè il doppio del massimo normalmente possibile e perciò venne dotata di un sistema di serbatoi ausiliari sistemati nella stiva. Nella sua prima missione nel maggio 1992 compì uno storico recupero di un satellite per telecomunicazioni Intelsat in avaria vicino alla Terra. Gli astronauti lo ripararono consentendogli di raggiungere così l’orbita finale. Una volta compiuta l’ultima spedizione con Roberto Vittori Endeavour sarà sistemata al Science Center di Los Angeles per far sognare bimbi e meno giovani affascinati dallo spazio. Ma intanto sul tetto del centro di controllo del Kennedy Center dove si schiaccerà il pulsante per lancio, oltre il presidente Obama ci sarà anche Gabrielle Gifford la deputata moglie del comandante dello shuttle Mark Kelly, sopravvissuta al ferimento alla testa a Tucson per un colpo di pistola durante un attentato. Per l’occasione la Nasa ha invitato al lancio 150 utilizzatori di Twitter selezionati tra 4.100 registrati nelle varie nazioni.

 

(giovanni caprara / corriere.it / puntodincontro)

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29 de abril 2011. - Italia se suponía que debía entrar en órbita esta noche (a las 21:47 hora italiana) con Roberto Vittori, coronel piloto de la Fuerza Aérea y astronauta de la Agencia Espacial Europea ESA. Pero el lanzamiento del transbordador Endeavour se aplazó 48 horas debido a problemas técnicos. Será el tercer vuelo orbital de Vittori en la Estación Espacial Internacional, pero esta vez será excepcional.

 

(giovanni caprara / corriere.it / puntodincontro)

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