Scoperto un pianeta di diamante

Triliardi di triliardi di carati e un diametro pari a cinque volte quello della Terra.
La sua composizione: carbonio allo stato cristallino. Proprio come un diamante.

 

28 agosto 2011. - I 530 carati dei gioielli della corona britannica sono impalliditi di fronte alla scoperta del diamante più grande del cosmo, che ha triliardi di triliardi di carati e un diametro di 60 mila chilometri, pari a cinque volte quello della Terra. Se la Nasa imparasse a raggiungerlo potrebbe cancellare i sui debiti e quelli dell'intera nazione americana. Ma per il momento solo un principe azzurro avrebbe il potere di volare fino al pianeta compagno della pulsar Psr J1719-1438: dritto per 4 mila anni luce fino alla costellazione del serpente, a un ottavo della distanza del centro della Via Lattea, per regalare il diamante celeste alla sua bella.

Una "scintilla di luce" del prezioso pianeta ha raggiunto i telescopi della terra, lasciando piuttosto perplessi i cosmologi. La combinazione di massa e dimensioni dell'astro non lasciava altra scelta riguardo alla sua composizione: carbonio allo stato cristallino. "Il che può essere tradotto in una parola: diamante", scrive l'équipe internazionale di astronomi sull'ultimo numero di Science.

Alla scoperta, guidata dall'università di Melbourne in Australia, ha partecipato anche il nostro Istituto nazionale di astrofisica con il suo osservatorio di Cagliari. Da anni l'attenzione dei ricercatori era stata attratta da una stella pulsar assai peculiare.

 

 

Questo minuscolo astro di un ventina di chilometri di diametro - come una cittadina di piccole dimensioni - ma una massa pari a quella di un Sole e mezzo ha la caratteristica di ruotare vorticosamente su se stessa al ritmo di 10mila giri al minuto, emettendo un fascio pulsante di onde radio.

Captati dai telescopi terrestri, questi segnali hanno rivelato che accanto alla pulsar ruota un pianeta distante 600 mila chilometri e capace di completare un'orbita in due ore e dieci minuti. Nonostante le sue dimensioni relativamente piccole, il pianeta è più pesante di Giove. "Tutte queste caratteristiche, e in particolare l'alta densità, ci danno informazioni precise sulla sua composizione" spiegano gli astronomi su Science.

Il diamante celeste secondo i loro studi è ciò che resta di una gigantesca stella, le cui componenti più leggere (il 99,9 per cento della massa) sono state risucchiate dalla vicina pulsar. "Se così non fosse - spiegano gli scienziati - non riusciremmo a giustificare un'orbita così rapida. Se il pianeta fosse composto da elementi più leggeri come idrogeno ed elio avrebbe infatti dimensioni molto maggiori".

La teoria che alcune particolari stelle abbiano un cuore di diamante venne avanzata negli anni '60. Negli ultimi cinque anni sono stati scoperti altri due astri con caratteristiche compatibili con il prezioso materiale. Uno in particolare si trova alla ragionevole distanza di 50 anni luce ed è stato ribattezzato "Lucy" in onore della canzone dei Beatles Lucy in the sky with diamonds. Gli astronomi non escludono che anche il nostro Sole, quando si spegnerà fra 5 miliardi di anni, si trasformi in un diamante per l'eternità.

 

(repubblica.it / puntodincontro)

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28 de agosto de 2011. - Los 530 quilates de las joyas de la corona británica empalidecieron con el descubrimiento del diamante más grande del cosmos, que tiene billones de billones de quilates y un diámetro de 60 mil kilómetros, equivalente a cinco veces el de la Tierra. Si la NASA lograra alcanzarlo podría liquidar la totalidad de su deuda y de la de los Estados Unidos. Pero por el momento sólo un príncipe podría tener el poder de volar hasta el planeta compañero de la estrella púlsar PSR J1719-1438: derecho por 4 mil años luz hasta la constelación de la serpiente, una octava parte de la distancia del centro de la Vía Láctea, para regalar a su doncella el codiciado diamante.

Una "destello de luz" del precioso planeta ha llegado a los telescopios de la Tierra, dejando perplejos a los cosmólogos. La combinación de tamaño y masa de la estrella no dejaba duda en cuanto a su composición: carbono en estado cristalino. "Y esto se puede traducir en una palabra: un diamante", escribió el equipo internacional de astrónomos en la última edición de la revista Science.

En el descubrimiento, liderado por la Universidad de Melbourne en Australia, también participó nuestro Instituto de Astrofísica del Observatorio Nacional de Cagliari. Durante años, la atención de los investigadores había sido atraída por un peculiar púlsar.

Esta pequeña estrella de una docena de millas de diámetro - como un pueblo pequeño - pero una masa igual a la de un sol y medio tiene la característica de girar vertiginosamente sobre sí misma a una velocidad de 10.000 revoluciones por minuto, emitiendo un haz pulsante de ondas de radio.

Detectadas por los telescopios terrestres, estas señales han revelado que cerca del púlsar gira un planeta distante 600 mil kilómetros que completa cada órbita en dos horas y diez minutos. A pesar de su tamaño relativamente pequeño, es más pesado que el planeta Júpiter. "Todas estas características, en particular su alta densidad, nos dan información precisa sobre su composición", explican en la revista Science los astrónomos.

El planeta de diamante —de acuerdo con sus estudios— es lo que queda de una estrella gigante, cuyos componentes más ligeros (el 99.9 por ciento de su masa) han sido absorbidos por la pulsar cercana. "Si no fuera así - explican los científicos - no podríamos justificar una órbita tan rápida. Si el planeta estuviese compuesto de elementos más ligeros como hidrógeno y helio sus dimensiones serían mucho mayores".

La teoría según la cual algunas estrellas tienen un corazón de diamante se desarrolló en los años 60. Durante los últimos cinco años se han descubierto otras dos estrellas con características compatibles con el precioso material. Una en particular se encuentra a la razonable distancia de 50 años luz y fue llamada "Lucy", en honor de la canción de los Beatles Lucy in the Sky with Diamonds. Los astrónomos no excluyen que también nuestro Sol, cuando se apague dentro de 5 mil millones de años, se pueda convertir en un diamante para la eternidad.

 

(repubblica.it / puntodincontro)

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