iPhone 4 dopo un mese di utilizzo

Tiriamo le somme dopo un lungo test sull'ultimo smartphone della apple
che da oggi si potrà acquistare in Messico.

 

27 agosto 2010. - A (quasi) un mese dall'uscita italiana, avvenuta lo scorso 27 luglio, possiamo tirare le somme sulla controversa quarta versione dell'iPhone che da oggi sarà disponibile anche in Messico.

Partendo dalla fotocamera-videocamera, i 5 Megapixel non sono certo un record (mai dimenticare però che i Megapixel sono un'unità di misura figlia del marketing) ma Apple ha lavorato davvero bene sul sensore, trasformando (anche con l'aggiunta del flash led) un punto debole dei precedenti iPhone in un notevole punto di forza. Le foto (pochissimi i settaggi possibili, giusto fuoco e zoom) hanno davvero una qualità impressionante per un cellulare e la velocità complessiva del sistema (notevolissima) aiuta non poco a scattare al momento giusto (peccato per la mancanza di un tasto dedicato, ma Apple resta allergica ai pulsanti).

Altrettanto si può dire dei video: è un piacere guardare su un tv HD i video girati a 720p (in una giornata estiva e con mano non tremula, lo stabilizzatore d'immagine ovviamente manca). Sempre fluido il framerate. iMovie per iPhone ha funzioni minimali ma l'utilizzo è davvero semplice (se non avete mai visto un software di editing video e il concetto di timeline vi è alieno un po' di smarrimento ci sarà comunque) e i risultati che si possono ottenere sono discreti. A dirla tutta trovo vagamente ridicolo (e quasi un po' offensivo) che dopo aver speso 779 euro Apple chieda anche 3,99 euro per iMovie, che resta comunque un "Must Have" per questo iPhone 4.

Un'altra novità del telefono ha un impatto invece più limitato, almeno a livello immediato. Parliamo del giroscopio, l'accessorio interno che, tecnicamente, permette di misurare l’accelerazione angolare su tre assi. In combinazione con l'accelerometro e la bussola digitale è facile immaginare tutta una serie di future App, sopratutto ludiche, che faranno di iPhone una piattaforma da gioco ancora più temibile per i concorrenti, Nintendo in primis. La rinnovata versione di N.O.V.A., uno sparatutto (Fps) che Gameloft ha adattato al Retina Display, è impressionante e mostra in pieno le possibilità del Melafonino in questo settore.

Tra le novità resta qualche parola da spendere sulle videochiamate Facetime: un simpatico plus, anche qui d'uso assai intuitivo, il cui uso in Italia è limitato dalla scarsa diffusione del wi-fi. Con il jailbreak dell'iPhone è possibile implementare l'uso anche sotto rete 3G (occhio alla bolletta!) ma la procedura di sblocco è a rischio e pericolo dell'utente (779 euro di garanzia in fumo, per capirci). Per dovere di cronaca dobbiamo altresì aggiungere che in fase di test abbiamo avuto più di un problema a lanciare la videochiamata (due iPhone entrambi in wi-fi). Solo dopo diversi tentativi Facetime ha fatto il suo dovere, ma è plausibile pensare a un problema di banda limitata al momento della prova.

Insomma, dopo circa un mese d'utilizzo che conclusioni possiamo tirare su questo nuovo iPhone? Premessa: le nuove funzioni (giroscopio a parte) sono tutt'altro che "nuove" per il mercato degli smartphone (videochiamata? Benvenuti nel 2003!). Premessa 2: nonostante i ritocchi e i miglioramenti di iOs ("fake" multitasking e cartelle in testa), continuiamo a preferire (de gustibus) la flessibilità e le possibilità di personalizzazione di Android. Premessa 3:l'«antennagate», come ha anche mostrato Federico nel suo video, è un fatto reale e verificabile; è altrettanto vero però che in zone sufficiemente coperte dagli operatori il problema diventa pressoché ininfluente. Diciamo che se abitate in aree "sfortunate" o andate spesso in una seconda casa dove i cellulari prendono poco e male, ecco allora che questo iPhone potrebbe non essere una scelta oculata.

Esaurite tutte queste premesse, dobbiamo dire che Apple stavolta si è vista costretta dalla concorrenza ad alzare il livello prettamente hardware di un suo prodotto. E ha fatto un lavoro superbo. iPhone 4 trasuda letteralmente "qualità". A partire dai materiali, di assoluta eccellenza (il design in foto non ci convinceva ma dal vivo fa sembrare il 3GS un vecchio giocattolino a confronto). Il Retina Display, oltre a colmare un altro gap coi rivali, è l'altro fattore che impressiona: l'angolo di visibilità di questo schermo è totale, guardandolo in maniera non frontale icone e lettere sembrano quasi "dipinte" sul vetro tanto sono nitide. Chi ha 12/10 di vista potrà leggere i siti web senza fare zoom. Anche in pieno sole il display resta tutto sommato leggibile: i confronti con il Super Amoled di Samsung si possono sprecare, ma si tratta comunque di due schermi eccezionali per questo tipo di dispositivi.

Tutto ciò associato a un sistema eccezionalmente fluido (la nuova cpu A4 fa la sua figura), al solito touchscreen impeccabile, alla sterminata offerta dell'App Store, al fix rapidissimo dei satelliti del Gps, alla finalmente adeguata qualità di foto e video, a una batteria che supera le miserie del passato (un giorno e mezzo lo fa tutto anche con un uso medio-intenso).

Insomma, aspettando le contromosse dei tanti rivali, iPhone 4 si riprende lo scettro di miglior smartphone del reame. Il che non significa necessariamente che sia LO smartphone da comprare. Se non altro per ragioni di prezzi, che per via di materiali e politiche Apple, diventano più salati in un momento storico in cui, al contrario, gli smartphone di fascia alta calano di prezzo. Con 399 euro (che in termini reali diventano poco più di 300), per dire, si prende il già ottimo Wave di Samsung, con 500 euro (e anche meno) si porta a casa un Android extra-lusso tipo Galaxy S o Htc Desire. Ognuno si faccia i suoi conti.

 

(Paolo Ottolina / Corriere.it)

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