Le sonde gemelle Grail
per risolvere il mistero delle 2 lune

«Vogliamo sapere cosa nasconde
l'interno del nostro satellite».

 

11 settembre 2011. - Dopo due giorni di rinvii, è stata finalmente lanciata ieri da Cape Canaveral con un razzo Delta II la missione Grail. Sarà un viaggio nei misteri nascosti della Luna, un viaggio al centro della Luna. E proprio per questo sarà anche l’occasione per sciogliere il «mistero delle due lune», l’ultima ipotesi nata di recente per spiegare l’origine e le caratteristiche del vicino corpo celeste. A compiere l’impresa sono due piccole ma perfezionatissime sonde dalla Nasa (Grail-A e Grail-B) partite sabato con un razzo Delta.

DIREZIONE LUNA - Entrambe sono nate da un’idea coltivata al Mit di Boston da Maria Zuber, che ora governa il gruppo di scienziati impegnati nell’analisi dei dati. Da mezzo secolo sono spedite sonde automatiche intorno al nostro satellite naturale che hanno scrutato ogni angolo della superficie. Altre sonde sono atterrate e hanno indagato direttamente il suolo e gli astronauti vi hanno camminato sopra portando a casa campioni ancora protetti in un’atmosfera d’azoto in attesa di scienziati che li studino. «Ma che cosa nasconda l’interno lunare ancora non lo sappiamo ed è l’obiettivo di questa doppia spedizione», sottolinea Ed Weiler responsabile delle missioni scientifiche all’ente spaziale americano. Finora si sa che nella «pallida sfera» si nascondono delle masse più dense (mascon) capaci di influenzare l’orbita delle sonde esercitando una maggiore attrazione. Ma si tratta di una conoscenza generica che oggi non basta più.

GRAVITÀ - «Le due sonde, infatti, compileranno mappe della gravità con dati migliaia di volte più precisi di quelli esistenti oggi», nota Weiler. Le Grail (Gravity Recovery And Interior Laboratory) impiegheranno tre mesi per arrivare a destinazione e poi si collocheranno su un’orbita circolare intorno alla Luna alta 50 chilometri. Fra loro saranno distanziate di 200 chilometri e comunicheranno esattamente in ogni istante al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena che gestisce la spedizione, la reciproca posizione. Ogni minima variazione servirà a mappare il livello di gravità consentendo di tracciare un identikit dell’interno. Tutto ciò persegue due scopi. Il primo riguarda la natura del nostro satellite naturale e le informazioni raccolte unite, ad esempio, allo studio dei flussi di calore, consentirà di tracciare anche l’evoluzione del corpo celeste che ci accompagna nello spazio. Il secondo scopo è rivolto all’esplorazione. Per procedere sia con l’indagine di altre sonde automatiche e poi con il futuro sbarco umano è essenziale disporre di una mappa gravitazionale precisa. Ed quello che forniranno nell’arco di 82 giorni Grail-A e B pesanti appena 200 chilogrammi ciascuna.

 

(giovanni caprara / corriere.it / puntodincontro)

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11 de septiembre del 2011. - Tras dos días de aplazamientos, finalmente fue lanzada ayer desde Cabo Cañaveral y a bordo de un cohete Delta II misión espacial Grail. Será un viaje entre los misterios ocultos de la Luna, un viaje al centro de nuestro satélite. Y precisamente para esto será una oportunidad para resolver el "misterio de las dos lunas", la última hipótesis presentada recientemente para explicar el origen y las características del cuerpo celeste más cercano a nuestro planeta. Para llevar a cabo la empresa se utilizan dos pequeñas y sofisticadas sondas de la NASA, (Grail-A y Grail-B) lanzadas el sábado con un cohete Delta.

Ambos nacieron de una idea desarrollada en el MIT de Boston por Maria Zuber, que ahora guía el grupo de científicos que participan en el análisis de los datos. Desde hace medio siglo, se han estado enviando sondas automáticas a nuestro satélite natural que han explorado desde la órbita todos los rincones de la zona. Otras sondas han aterrizado y han investigado directamente la superficie y los astronautas caminaron sobre de ella y trajeron muestras a casa que todavía están protegidas en una atmósfera de nitrógeno en espera de científicos que las estudien. "Pero lo que se esconde dentro de la luna aún no lo sabemos y es el objetivo de esta doble expedición", dijo Ed Weiler, responsable de las misiones científicas de la Agencia Espacial Norteamericana. Hasta el momento sabemos que la "esfera pálida" esconde en su interior masas más densas (mascon) que pueden influir en la órbita de las sondas ejerciendo una mayor atracción. Pero se trata de una idea general que hoy en día ya no es suficiente.

"Las dos sondas, de hecho, van a elaborar mapas de la gravedad con datos miles de veces más precisos que los existentes hoy en día", dice Weiler. Las Grail (Gravity Recovery and Interior Laboratory) se tardarán tres meses para llegar a su destino y luego se estabilizarán en una órbita circular alrededor de la Luna a 50 kilómetros de altura. Entre ellas estarán separadas 200 km y se comunicarán en todo momento su posición a través del Jet Propulsion Laboratory de Pasadena que dirige la expedición.

 

(giovanni caprara / corriere.it / puntodincontro)

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