9 aprile 2012 - La notizia era già emersa e ora che i tempi sono quasi maturi, i media stranieri la riprendono: cercasi centenari per partecipare al progetto mondiale Medco 100 over 100, che vedrà scienziati e genetisti partecipare al concorso per decodificare il genoma di cento ultracentenari, alla ricerca dei geni della longevità. Molte candidature sono state scremate e ora si possono nominare i volontari con i requisiti migliori. I partecipanti devono provenire da ogni parte del mondo, essere sani, e possibilmente un po’ più anziani dei cento.

DIECI MILIONI DI DOLLARI - Ci sono dieci milioni di dollari in palio per il team di ricercatori che vincerà la competizione Archon Genomics X Prize competition che partirà il 3 gennaio del prossimo anno e che è organizzata dalla Medco, società specializzata nella ricerca nel settore sanitario. I ricercatori dovranno analizzare i dati genetici di un campione diversificato di centenari in un periodo di tempo massimo di trenta giorni e con un budget massimo di mille euro a centenario. L’obiettivo è chiaro: velocizzare le tecniche di analisi e sequenziamento e identificare il segreto della longevità, nel tentativo di scovare i geni rari che proteggono dalle malattie.

UN ENORME DATABASE MONDIALE - I dati verranno poi pubblicati online e saranno resi accessibili al pubblico mediante un enorme e mondiale database. Vincerà chi avrà raggiunto il sequenziamento completo di almeno il 98 per cento dell’intero codice genetico, riuscendo al tempo stesso a osservare il limite temporale dei 30 giorni. L’iniziativa era già stata presentata l’anno scorso e gli organizzatori, in un editoriale pubblicato su Nature, avevano sottolineato come è chiaro che, al di là dello stile di vita, i centenari contengono delle varianti genetiche che proteggono dalle patologie e individuarle può essere preziosissimo per la ricerca scientifica e farmacologia.

SOLO CENTENARI DOC - Ora ci siamo quasi, la ricerca dei centenari si sta per concludere e il progetto sta finalmente per entrare nel vivo. A Sidney, per esempio, di 270 volontari over 100 solo una quindicina corrispondevano ai criteri di scelta e tra questi solo quattro o cinque saranno ammessi. Gli ultracentenari infatti vengono scelti seguendo parametri particolarmente restrittivi e c’è chi addirittura non è mai entrato in ospedale nell’arco di un secolo se non una volta, per un’appendicite. Se il gruppo di ricerca che dovesse completare il sequenziamento fosse più di uno, il premio andrà a chi lo farà nel minor tempo possibile. E se nessuno dovesse riuscire nell’ambito traguardo, gli organizzatori istituiranno altre categorie. In precedenza era già stata organizzata una sfida simile, ma il limite temporale fissato in soli dieci giorni invalidò il concorso.

X PRIZE FOUNDATION - Dietro l’iniziativa c’è la X Prize Foundation, società no-profit che organizza premi mondiali negli ambiti più svariati, tra i quali la Google Lunar XPrize, il riconoscimento sponsorizzato da Google che mette in palio 30 milioni di dollari da destinare alla prima squadra privata a far atterrare un robot sulla Luna.

STORIE CENTENARIE - Oggi si possono già sfogliare i profili dei prescelti e contemplare il ritratto di persone che per vari motivi, e certo non solo per una questione di DNA, hanno tagliato il traguardo dei cento e sono sani, lucidi e felici. E a prescindere dai geni incuriosiscono le storie di vita, i pensieri e il modo di vivere che emerge dalle interviste, alla ricerca di un segreto che non è custodito solo nei geni, ma anche nelle loro vite. Come la storia di Besse Cooper, dagli Stati Uniti, che con i suoi 115 anni tratteggia un disegno dell’umanità visto da una persona nata nel 1896 che considera la televisione la migliore invenzione del mondo (quanta compagnia fa a chi vive solo) e Franklin Roosevelt il più grande leader della storia. La signora Cooper ha viaggiato molto, avendo una figlia che lavorava per una compagnia aerea, e ha lavorato duro e risparmiato molto.

«STUDIO E CURIOSITA' SONO LA CHIAVE» - Ginevra Paone rappresenta l’Italia, ha appena 102 anni e considera Palmiro Togliatti il personaggio migliore della storia. Mary Middlebrooks, statunitense, ha invece 103 anni e pensa che lo scetticismo sia la vera arma della vita. Sostiene di dovere tutto al suo amato secondo marito e crede che la ricetta di una lunga e bella vita stia nella cultura: «Mai smettere di studiare e di imparare». Come Gorge Eberhardt, che consiglia di «continuare sempre a fare domande perché si può sempre imparare qualcosa».

 

(emanuela di pasqua / corriere.it / puntodincontro)

 

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9 de abril de 2012 - La noticia ya había sido publicada, y ahora que ya se acerca el momento, los medios de comunicación extranjeros la retoman: se buscan personas centenarias para participar en el proyecto mundial Medco 100 over 100, en el que científicos y genetistas concursarán para decodificar el genoma de un centenar de personas centenarias en la búsqueda de los genes de la longevidad. Muchos candidatos ya fueron eliminados, y ahora se pueden presentar voluntarios con los mejores requisitos. Los participantes deben ser de todas las regiones del mundo, estar sanos, y, posiblemente, un poco más allá de los cien años de edad.

Hay diez millones de dólares en juego para el equipo de investigadores que gane el Archon Genomics X Prize competition que comienza el 3 de enero del próximo año y que organiza Medco, una compañía especializada en la investigación en el campo de la salud. Los investigadores analizarán los datos genéticos de una muestra diversa de personas centenarias en un plazo máximo de treinta días y un presupuesto máximo de mil euros para cada centenario participante. El objetivo es claro: acelerar las técnicas de secuenciación y análisis e identificar el secreto de la longevidad, en un intento para localizar a los genes raros que protegen contra las enfermedades.

Los datos serán publicados en línea y se pondrán a disposición del público a través de una base de datos mundial de enormes proporciones. El adjudicatario habrá logrado la secuenciación completa de al menos 98 por ciento del código genético completo, logrando al mismo tiempo respetar el límite de tiempo de 30 días. La iniciativa ya había sido presentada el año pasado y los organizadores, en un editorial publicado en la revista Nature, habían enfatizado que es evidente que, más allá de los estilos de vida, los centenarios poseen variantes genéticas que protegen contra las enfermedades y que su identificación puede ser valiosísima para la investigación científica y la farmacología.

 

(emanuela di pasqua / corriere.it / puntodincontro)