22 febbraio 2012 - Ho chiesto al carissimo amico, Ing. Benedetto Mortola, membro eletto del COMITES — Istituzione che rappresenta con prestigio nella Città di Guadalajara— di farmi avere gli articoli pubblicati dal Dott. Franco Zampini, Presidente del Comitato della Società Dante Alighieri di Guadalajara sulla rivista "Italia Notibreve", per annunciare la dolorosa scomparsa di un Italiano che con la sua vita ha dato prestigio alla presenza dell'Italia non solo nella Città di Guadalajara e nello Stato di Jalisco, ma anche in tutto il Messico: mi riferisco al Comm. Nicola Luigi Gerini, le cui elevate virtù umane e intellettuali sono state ammirate ed apprezzate da tutti gli italiani residenti in Messico che, come me, hanno avuto l'onore e il privilegio di conoscerlo personalmente.

L'ho incontrato molte volte durante gli anni in cui ero Presidente del Comites e del Comitato della Società Dante Alighieri di Città del Messico e posso assicurare che, insieme al grande e indimenticabile Sergio Bologna, era la persona non solo che rappresentava meglio l'Italia con l'esempio della Sua vita, ma che la promoveva con il suo lavoro e la sua presenza nelle piú importanti Associazioni Italiane di Guadalajara (Dante, Casa d'Italia e Camera di Commercio) prima e poi come Membro del primo COEMIT (Comitato dell'Emigrazione Italiana) del quale faceva parte. Vedendolo camminare per le strade del Messico si vedeva da lontano. per la sua eleganza e la sua simpatia che era un italiano vero e che era orgoglioso di esserlo.

La redazione di Punto d'incontro porge le più sincere condoglianze ai suoi familiari ed amici di Guadalajara e ai suoi più stretti collaboratori, la carissima Conchita Agnesi, il Dott. Franco Zampini e tutti i Consiglieri della Casa d'Italia e della Dante, con un forte abbraccio e mettendo a loro disposizione le pagine della nostra rivista per chi volesse pubblicare un articolo per ricordare l'illustre scomparso che salutiamo con un abbraccio alla messicana assicurandogli che lo ricorderemo sempre con grande ammirazione e che cercheremo di seguire l'esempio di un grande uomo che ha saputo amare l'Italia non solo a parole ma con i fatti di ogni giorno.

Riposa in pace, grande vecchio amico e salutami i comuni amici che, con la tua indimenticabile consorte Bianca in prima fila, incontrerai sull'altra sponda che sarà più facile raggiungere sapendo che tu sarai pronto a riceverci per giocare uno scopone con i vecchi amici o, magari, una partita a bocce con Sergio Bologna.

Hasta siempre amigo! CIAO GRANDE VECCHIO!
 

Giovanni Capirossi

 

***

 

Sono già iniziati gli affrettati giorni da quando Gino ci ha lasciati in data 15 novembre 2011.

Stimato, apprezzato e ben voluto, rimarrà nei nostri ricordi come amico sincero, come Presidente in varie occasioni della Casa d'Italia, della Dante Alighieri, della Camera di Commercio Italiana e come uno dei fondatori di queste istituzioni.

Quante cose ci ha narrato col trascorrere degli anni; le vicende vissute durante la Seconda Guerra Mondiale come comandante ai soli 24 anni dei Partigiani d'Imperia; la sua triste partenza dall'Italia nell'anno 1949 per raggiungere il cugino Serafino Gerini; il viaggiare per tutti quei desolati paesi del nord e Bajío del Messico, facevano ancor più ricordare la nostalgia dell'Italia ed in particolare della sua Liguria. Ha trovato poi con il passar degli anni dove poter ravvivare quei cari ricordi: nella Casa d'Italia che tanto ha voluto.

Caro Gino, ti ricorderemo con affetto ed in particolare con tanta gratitudine per essere stato un esempio di patriottismo per gli Italiani di Guadalajara.

Ancora un mese prima della sua partenza lo accompagnavamo nella sua casa i martedì sera con tanto interesse ad ascoltarlo e godere quei momenti che rimarranno nelle nostre menti.

Te ne sei andato silenziosamente per raggiungere la tua cara consorte Bianca che ti ha preceduto in questo viaggio, ma sono certo che continuerai a vivere in tutti quelli che ti hanno conosciuto e nei loro cuori vivrai fino al rincontro finale.

Nel febbraio del 2011, Gino ha scritto il suo ultimo articolo per la rivista Italia Notibreve, articolo che vogliamo, in parte, pubblicare nuovamente.
 

Franco Zampini
 

Una vecchia storia

C'è una Casa d'Italia, fondata nel 1967 da un gruppetto di italiani ormai quasi tutti scomparsi. Lo scopo iniziale era un luogo dove riunirsi, conservare le nostre tradizioni e fortificare l'unione tra noi italiani.

Per tanti anni funzionò con attività sociali e visse momenti alterni di prosperità e di profonde crisi che misero in pericolo la sua esistenza. Era frequentata da un regolare gruppo di italiani che tutti i martedì si riunivano per la tradizionale cenetta che precedeva le accanite partite di scopone. Ora tutto questo non esiste più pochi sono gli italiani che la frequentano e solo in contate occasioni. Oggi si concentra nell'impartire lezioni d'italiano e organizzare eventi culturali.

Anni or sono, la Casa d'Italia e la Dante Alighieri erano la stessa cosa, si lavorava uniti. Solo in questi ultimi anni le due istituzioni, su suggerimento dell'Ambasciata, si sono legalmente separate. Ora mentre la Casa d'Italia languisce, la Dante sotto la presidenza di Franco Zampini ritorna a vivere i migliori momenti. Franco è stato assecondato da Piero Mistretta, da sempre il Tesoriere che ci ha guidato correttamente nell'amministrazione con i suoi consigli e il suo aiuto. Conchita Agnesi, altra collaboratrice in campo culturale, completa il terzetto che oggi dirige le due Istituzioni. Hanno saputo mantenere ottimi rapporti can la direzione di Roma, con l’Ambasciata, con la SEJ (Segreteria di Educazione dello Stato di Jalisco) che ora —visto il buon lavoro culturale della Dante—, ci ha incorporato nella Sua Istituzione. Hanno saputo creare un corpo docente con professori professionisti tra i quali ci sono alcune laureate in Italiano che hanno migliorato ancor più le lezioni. Io, come italiano, riconosco l’ottimo lavoro svolto da queste tre persone alle quali ora si è unita la dottoressa Sabrina Nigra, laureata in lettere, che, oltre ad occuparsi delle lezioni d'italiano, è la nuova Direttrice. Oltre novantenne e con poca salute, seguo con immutato interesse iI lavoro svolto e mi congratulo con loro.

A tutti l'augurio portatore di buona salute e prosperità.
 

Gino Gerini. febbraio 2011.

 

bullet

Clicca qui per leggere gli altri articoli di questa serie.

 

(giovanni capirossi / franco zampini / gino gerini / puntodincontro)
 

***
 

22 de febrero de 2012 - Le pedí a mi querido amigo, el Ing. Benedetto Mortola, miembro electo del COMITES - institución que representa con prestigio en la ciudad de Guadalajara— que me enviara los artículos publicados por el Dr. Franco Zampini, presidente de la Sociedad Dante Alighieri de Guadalajara, en la revista "Italia Notibreve" para anunciar el triste fallecimiento de un italiano que con su vida dió prestigio a Italia, no sólo en la ciudad de Guadalajara y en el Estado de Jalisco, sino también en todo México: me refiero a Luigi Gerini, cuya grandes cualidades humanas e intelectuales fueron admirados y apreciadas por todos los italianos que viven en México que, como yo, tuvieron el honor y el privilegio de conocerlo personalmente.

 

Giovanni Capirossi

***
 

Ya han comenzado los días apresurados desde que Gino falleció el 15 de noviembre de 2011.

Estimado, apreciado y querido, permanecerá en nuestra memoria como un amigo sincero y, en repetidas ocasiones, como Presidente de la Casa de Italia, de la Sociedad Dante Alighieri, de la Cámara de Comercio Italiana y uno de los fundadores de esas instituciones.

Cuantas cosas nos ha relatado en los últimos años: los acontecimientos vividos durante la Segunda Guerra Mundial como comandante —a la edad de 24 años— de los partisanos de Imperia, su triste partida de Italia en 1949 para alcanzar a su primo Stefano Gerini, los viajes a todos los desolados pueblos del norte y del Bajío de México que aumentaban en él la nostalgia por Italia y, especialmente, su Liguria. Luego encontró con el paso de los años un lugar donde poder revivir esos entrañables recuerdos: la Casa de Italia que tanto quiso.

Hasta un mes antes de su partida lo acompañamos en su casa los martes en la noche para escucharlo con mucho interés y disfrutar de esos momentos que permanecerán en nuestras mentes.

Te fuiste en silencio para alcanzar a tu querida esposa, Bianca, que se te adelantó en este camino, pero estoy seguro de que seguirás viviendo en el corazón de todos los que te conocieron hasta el reencuentro final.
 

Franco Zampini
 

***

Una vieja historia

Hay una casa de Italia, fundada en 1967 por un pequeño grupo de italianos que hoy en día ya no están entre nosotros. El propósito original era instituir un lugar para reunirnos, preservar nuestras tradiciones y fortalecer la unión entre nosotros.

Durante muchos años trabajó con base en actividades sociales y vivió momentos de prosperidad alternados con otros de profunda crisis que llegaron incluso a amenazar su existencia. Era frecuentada por un grupo regular de italianos que se reunían todos los martes para una tradicional cena que precedía unos intensos juegos de cartas. Ahora todo esto ya no existe: son pocos los italianos que la visitan en pocas ocasiones. Hoy en día su actividad se centra en la impartición de clases de italiano y la organización de eventos culturales.

Hace años, la Casa de Italia y la Sociedad Dante Alighieri eran la misma cosa, trabajábamos juntos. Sólo recientemente las dos instituciones, a sugerencia de la Embajada, fueron legalmente separadas. Ahora, mientras que la Casa de Italia languidece, la Dante —bajo la presidencia de Franco Zampini— vive sus mejores momentos. Franco está siendo apoyado por Piero Franco Mistretta, el Tesorero, quien siempre nos ha guiado en la administración con sus consejos y su ayuda.

Conchita Agnesi, que colabora en el ámbito cultural, completa el trío que ha estado dirigiendo las dos instituciones. Han mantenido excelentes relaciones con la dirección en Roma, con la Embajada y con la Secretaría de Educación del Estado de Jalisco que ahora, una vez constatado el buen trabajo cultural de la Dante, nos ha incorporado a su sistema educativo. Los directivos han sabido crear un cuerpo docente profesional con profesores entre los cuales hay algunos titulados que han mejorado aún más el nivel de las clases de italiano. Yo, como italiano, reconozco la excelente labor realizada por estas tres personas a las que ahora se unió la Dra. Sabrina Nigra, licenciada en letras, que, además de hacerse cargo de las clases de italiano, es la nueva Directora. Con más de noventa años de edad y poca salud, sigo con interés el trabajo que llevan a cabo y los felicito.

 

Gino Gerini, febrero 2011.

 

bullet

Haz clic aquí para leer más artículos de esta sección.

 

(giovanni capirossi / franco zampini / gino gerini / puntodincontro)