26 luglio 2012 - Una Ferrari da strada come la F12 berlinetta, che nella gamma del Cavallino sostituisce la 599 Gtb e che è in vendita 274mila euro, non si era mai vista. I motivi sono molti e mettono in grado l'ultima nata di Maranello di rispettare la tradizione di famiglia di portare alla ribalta delle novità assolute. Ma andiamo con ordine.

La F12 berlinetta non è solo una granturismo assai seducente e di gran razza, ma anche una vettura che apre un nuovo capitolo nel settore delle sportive. Infatti, ha vesti affascinanti che, però, non sono solo il frutto dell'estro e del gusto del Centro Stile interno guidato da Flavio Manzoni e della Pininfarina – che proprio quest'anno festeggia i 60 anni di collaborazione con la Ferrari - ma anche di un lavoro che scaturisce da scelte dettate dalla volontà di ottenere un'aerodinamica eccellente (il Cx è di 0,299) destinata tanto ad avvantaggiare il rendimento e il comportamento della vettura quanto il contenimento di consumi ed emissioni. Fattori, questi ultimi, che la Ferrari sta perseguendo con caparbietà a partire dall'introduzione del pacchetto Hele (è disponibile anche per la F12berlinetta e significa High Emotion Low Emissions, ovvero alte emozioni e basse emissioni) portato alla ribalta dalla California e che, anche attraverso le soluzioni introdotte dal nuovo modello, arriverà a originare anche la prima Ferrari ibrida della storia. Un modello che, coerentemente con la filosofia della casa di Maranello, dovrà comunque anche mettersi in luce sotto il profilo delle prestazioni.

 

 

Proprio come fa anche la F12 berlinetta nella cui linea spiccano soluzioni come il lungo cofano definito per generare deportanza convogliando attraverso l'AeroBridge (gli sfoghi sui passaruota anteriori) l'aria verso gli incavi sulle portiere, le prese per i freni carboceramici di terza generazione che si aprono soltanto quando la situazione lo richiede, e le nervature sul padiglione che non solo esercizi stilistici ma elementi attivamente coinvolti nella profilatura aerodinamica. Insomma, formalmente la F12 berlinetta è frutto dell'incontro fra stile e funzionalità o, se preferite, di Design Puro nel quale i tratti definiti dalla matita s'integrano con i dati della galleria del vento. Ovviamente, grazie anche all'effetto suolo generato dall'attenta definizione del sottoscocca.

 

 

Ma l'efficienza della vettura, sostenuta tanto dai 740 cv e dai 690 Nm di coppia racchiusi nel nuovo V12 di 6,3 litri a iniezione diretta abbinato al cambio F1 a doppia frizione con 7 marce quanto da prestazioni che culminano in una velocità di 340 all'ora e nella possibilità di raggiungere i 100 orari in 3"1 – e i 200 km/ in appena 8"5, nuovo valore di riferimento del settore) a fronte di consumi che calano del 30% rispetto a quelli della meno potente 599 Gtb Fiorano, è propiziata sia dal dal baricentro molto basso sia dalla scocca space-frame realizzata nell'atellier Scaglietti (di proprietà Ferrari) con 12 diversi tipi di leghe d'alluminio, che genera una massa molto ridotta che interfacciandosi con la potenza genera un rapporto peso/potenza di 2,1 kg/cv, che è da primato. Su strada questo concentrato di soluzioni dà come risultato una forma atletica più che smagliante, che premia l'istintività della guida a 360°.

 

 

A proposito di dettagli va aggiunto che la personalità raffinata ma anche capace di esprimere con determinazione l'impegno progettuale che coinvolge ogni particolare da cui scaturisce la F12berlinetta è ben trasmessa anche dall'atmosfera dell'abitacolo. Un ambiente giustamente dimensionato per i 2 passeggeri, ma soprattutto generato da stilemi in cui s'incontrano raffinatezza, cura artigianale per i dettagli, eleganza e sportività grazie al design votato alla leggerezza e a particolari che rimandano al mondo delle corse, grazie al volante multifunzione che adesso non ospita soltanto il Manettino (permette di settore in vari stadi la risposta del gruppo propulsore, del differenziale autobloccante E-Diff3, de set-up delle sospensioni attive magnetereologiche nonché l'Abs e i sistemi che sovrintendono a trazione e stabilità) e i paddles del cambio, ma anche i comandi per le funzioni tradizionalmente affidate al complesso devioluci-frecce.

 

(ilsole24ore.com / puntodincontro)

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26 de julio de 2012 - El Ferrari F12 berlinetta, presentado a principios de este año, tiene una potencia de 740 caballos como estandarte, unido a una estética siempre trabajada con mimo. Llega para batir a los últimos superdeportivos con el mejor argumento, ser el cavallino más potente de la historia con permiso por supuesto de aquellos que sólo han nacido para el circuito. 740 caballos avalan este último comentario.

Su diseño nos deja con una berlinetta en el que el morro se torna como principal protagonista de la creación de los de Maranello. Pasos de rueda marcados, nervios sobre el capó, una amplia parrilla delantera con aletines en su parte inferior que ayudan a mejorar la aerodinámica de este Ferrari y unas ópticas con un diseño ascendente sobre los pasos de rueda. Su mirada frontal es cuanto menos amenazante.

Su perfil integra un nervio que parte desde los pasos de rueda delanteros hasta los traseros, difuminándose en los últimos centímetros y compartiendo espacio con otras líneas en su diseño que musculan el perfil. Sus llantas de diseño clásico en estrella de 5 puntas se integran de manera totalmente armonizada con el diseño de este F12. La zaga del nos deja con un diseño en el que destaca la línea que bordea el conjunto creado por las ópticas y el difusor en el que se integran cuatro salidas de escape.

Unas dimensiones de 4.61 metros de largo, con una altura de 1.27 metros y una anchura de 1.94 metros terminan de configurar la apariencia exterior de este Ferrari que alcanza un peso en báscula de 1525 kg. Pierde de este modo 70 kg respecto al 599 GTB, marcando una relación de peso-potencia de 2.1 kg/cv.

Pero dejando atrás el diseño de este Ferrari y centrándonos en el corazón que late bajo el capó de este cavallino nos encontramos con un todopoderoso V12 de 6.262 centímetros cúbicos que llega con una potencia de 740 caballos y un par de 690 Nm. El V12 empuja al hasta los 100 kilómetros por hora en 3.1 segundos, alcanzando los 200 km/h en 8.5 segundos y marcando una velocidad máxima de 340 km/h. Para su caja de cambios se recurre a una transmisión de doble embrague de siete velocidades.

Para dar cobijo a semejante corazón se recurre a un chasis en aluminio con 12 tipos de aleaciones. El 80% de los 690 Nm de par se encuentra disponible desde las 2.500 rpm, alcanzando el techo a las 8.700 rpm. El consumo del F12 es de 15l/100 km con unas emisiones de CO2 de 350 g/km. Su coeficiente aerodinámico tiene mucho que ver en que los 740 caballos no desboquen más los consumos, marcando 0.299 cx. Para detenerlo cuando los 740 caballos se encuentren desbocados a 340 km/h se recurre a frenos carbocerámicos contando además con diferencial electrónico pilotado.

Las comparaciones son odiosas, pero su cifra de potencia lo sitúan por encima del Lamborghini Aventador, entregando su V12 700 caballos a 8.250 rpm frente a los 740 caballos del Ferrari con un par parejo de 690 Nm. Dinámicamente el Aventador marca el 0 a 100 km/h 2.9 segundos, 0.2 segundos más rápido que el Ferrari con una velocidad máxima de 350 km/h, 10 km/h por encima del F12.

 

(diariomotor.com / puntodincontro)