Gli italiani nel mondo
e la post-democrazia

Di Ermanno Filosa.

"Bocciato in Parlamento un emendamento teso ad estendere, in occasione del terremoto in Abruzzo, la concessione di contributi per la ricostruzione delle abitazioni distrutte anche ai cittadini italiani residenti all'estero e iscritti all'AIRE. Cittadini di seria A e serie B. Incredibile a dirsi".

"La società globale fatta di italianità si impregna di sentimenti di ribellione e di rivendicazioni a volte anarchiche"

23 giugno 2009. - La civiltà elettronico-informatica esiste, è sotto gli occhi di tutti , interagisce  con il genere umano. Noi stessi siamo cyber-uomini, legati a proiezioni di visione della realtà che cogliamo nel grande mare della informazione o della disinformazione. Insomma, viviamo dentro una giugla digitale.

Questa situazione influenza la politica e la democrazia. Non so se è un bene o un male, non so se ciò renderà più vivibile il nostro mondo; ancora è presto per trarre ferme conclusioni. Possiamo, però, coglierne alcuni effetti. Sta di fatto, comunque,  che si è  affermata nella sostanza la post-democrazia: una sorta di ambiente dove si osserva l`intreccio di dati della realtà e di mistificazione della realtà stessa, dove non si riesce a comprendere bene quale sia l`informazione o la contro-informazione, ci sfugge il progetto, ci smarriamo dinanzi  alle finalità del divenire pseudo-politico, la stessa informazione diventa un mostro con molte teste. Forse un drago, forse una entità di altra dimensione pseudo-culturale. Colpisce e affascina. Ammalia amaramente. Preoccupa.

Ci sentiamo  persone, così , che  non sono chiamate a partecipare, ma ad essere influenzate, percepiamo una costante manovra per essere noi persuasi. Insomma, scompaiono  punti di riferimento credibili. E la post-democrazia allora ci presenta più volti.

Un formalismo ineccepibile, ma senza sostanza di partecipazione della volontà popolare: solo lo scenario di una competizione elettorale appare reale ed evidente, televisivamente composta,  mentre nella sostanza il dibattito elettorale è controllato da poteri forti dominati da immensi interessi economici-finanziari. Siamo spettatori di un rito, spesso percepiamo il peso di un  ruolo passivo,   forse annoiati o  ossessionati dall`apatia,  barcolliamo  dinanzi ai  segnali che provengono da un mondo “fatto di parole ed immagini eleganti”.  In America Latina, in Argentina e Venezuela ad esempio, oltre ad alcuni Paesi della regione dei Caraibi, da decenni ormai  il clima post-democratico pervade il sistema. La caratteristica della post-democrazia è pertento quella di  prestarsi  a  soluzioni multiple, e sia a sinistra che a destra quello che conta è la stabile presenza nelle leve del potere. Ma dove siamo? Che facciamo?

Gli italiani nel mondo hanno colto il senso di questa Epoca nuova. Come interagiscono con la  post-democrazia? Sono coinvolti-travolti dall'essenza della post- democrazia e non molti lo sanno, ne sono protagonisti inconsapevoli. Ecco un effetto trascendentale dell`essere nel clima post-democratico. Gli Italiani  nel mondo hanno compreso, grazie all`incontro-scontro con altre culture e lingue, che sono decaduti i sistemi assoluti dell`interpretazione  della politica e delle scienze in generale; i più attenti e sensibili,  hanno finalmente capito  che le “le grandi  verità“ sono sfilacciate ormai dalle coscienze delle masse;  hanno capito che devono fare i conti con una visione pragmatica del mondo che li circonda, hanno imparato ad assimilare “concezioni plurime e settoriali” del divenire della vita legata ad una essenza eterogenea del sentire umano. Hanno imparato a lottare per sopravvivere bene e con onore. Ma non hanno ancora capito come sia illusorio un interesse nei loro confronti  da parte del  sistema-Italia; appunto perchè lo stesso sistema è coinvolto nel clima post-democratico, assorto da vicende para politiche che poco hanno in comune con gli interessi e le aspettative degli italiani nel mondo. Prova clamorosa:  viene bocciato in Parlamento  un emendamento   teso ad estendere, in occasione del terremoto in Abruzzo,  la concessione di contributi per la ricostruzione delle abitazioni distrutte anche ai cittadini italiani residenti all'estero e iscritti all'AIRE. Cittadini di seria A e serie B. Incredibile a dirsi.

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Bisogna guardare con dignità negli occhi la verità che ci sta dinanzi. Il clima post-democratico ci presenta  una attenzione per gli italiani nel mondo tanto ingannatrice quanto impotente;  minato dall`antagonismo tra ceti e dalla egemonia dell`individualismo, il senso dell'italianità  entra spesso in crisi; e così  la post-democrazia generalizzandosi, ci presenta un perverso cambiamento storico: l’instaurazione già  d’un regime da caserma in molte istituzioni  consolari e diplomatiche di tutti i Paesi;  mentre la società globale fatta di italianità si impregna di sentimenti di ribellione e di rivendicazioni a volte anarchiche. Lo sviluppo della matrice della post-democrazia sfugge ai controlli e  accelera, cresce, aumenta e continua la propria corsa verso destini ignoti. La strategia di logoramento prevale sul confronto delle proposte politiche vere e proprie. E così gli sbocchi possono essere devastanti  per  l`assetto  istituzionale di un  Paese.

 

(italiachiamaitalia)

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