Il Senatore Pollastri a Gente d'Italia
Intervista al quotidiano.

ROMA, 20 aprile 2007. - Il Senatore Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero e della Camera di Commercio Italiana a San Paolo, eletto sentatore tra le file della maggioranza, sulla Circoscrizione Estero, ripartizione America Latina, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Gente d'Italia il quotidiano delle Americhe diretto da Mimmo Porpiglia.

 

Senatore Pollastri, la sua esperienza a Palazzo Madama è positiva?

Piuttosto positiva. Sono contento degli obiettivi raggiunti finora in Senato, nelle commissioni e attraverso il confronto con i rappresentanti del governo, in particolare con il viceministro Franco Danieli che ben conosce, quanto noi deputati e senatori eletti all'estero, le necessità degli italiani nel mondo – spiega il senatore a Gente d'Italia il quotidiano delle americhe diretto da Mimmo Porpiglia - Nei miei colloqui con il viceministro, gli ho fatto presente alcuni temi importanti per i connazionali all'estero. Ci siamo confrontati in modo molto proficuo e spero di poter portare avanti tutti i miei progetti per l'America meridionale e di poter sempre rappresentare al meglio gli elettori all'estero.

 

I suoi elettori chi sono e cosa le chiedono?

Sono tutti quei residenti in America Meridionale interessati alla politica, alla cultura e alle questioni sociali dell'Italia. Sono persone che si sono sempre informate e che vogliono partecipare alle decisioni del Paese. Le richieste che fanno sono importanti e lecite, perché riguardano diritti fondamentali come la cittadinanza, l'assistenza sanitaria, l'informazione seria e aggiornata e una rete consolare rapida, organizzata e all'avanguardia. In qualità di presidente di Assocamerestero, sono inoltre in contatto con tutto il mondo dell'imprenditoria italiana all'estero. Conosco bene le necessità delle persone che lavorano in quest'ambito e mi sto attivando soprattutto per una maggiore tutela dei nostri piccoli e medi imprenditori nel mondo che più degli altri rischiano di essere schiacciati se non sostenuti nel modo giusto dalle istituzioni italiane.

Al Senato la maggioranza è in affanno. Lei come giudica questa corsa sul filo di lana?

Sicuramente è faticoso lavorare in queste condizioni, dal momento che le sedute in Aula mi impediscono spesso di recarmi in Brasile e negli altri Paesi del Sud America per incontrare le comunità italiane che vivono lì e che mi hanno votato. Comunque, nelle ultime votazioni in Senato abbiamo dimostrato che il gruppo in Parlamento è compatto e riesce a portare avanti le questioni importanti per il Paese e per gli italiani all'estero.

 

A un anno quasi dalla sua elezione, il voto agli italiani all'estero cosa rappresenta? E quali parti andrebbero migliorate in una eventuale nuova legge elettorale?

Rappresenta un diritto che già altri cittadini di altri Paesi all'estero avevano e che era importante che gli italiani nel mondo avessero. Ci sono tanti concittadini nel mondo che pur così lontani dall'Italia, si informano e vogliono essere parte attiva del nostro Paese, votando, prendendo decisioni e facendo proposte per migliorare l'Italia e i rapporti tra il Paese e il resto del mondo. Credo che l'esperienza del voto per gli italiani all'estero sia stata decisamente positiva e che sia importante ripeterla nelle prossime legislature, modificando eventualmente le regole del voto in modo da renderlo più trasparente e sicuro, snellendo anche le procedure di voto. Per quanto riguarda la legge elettorale, votata nella scorsa legislatura, il testo va assolutamente migliorato affinché non si creino più situazioni come quella attuale in Senato. Anche il Presidente della Repubblica ha ribadito il suo auspicio a risolvere la questione della riforma il prima possibile in Parlamento.

 

In generale i nostri connazionali all'estero che percezione hanno della politica italiana e come giudicano le vicende del palazzo?

Vista anche l'enorme partecipazione al voto da parte degli italiani nel mondo, penso che ormai sia chiaro l'interesse dei connazionali all'estero nei confronti del loro Paese di origine. Spero, tuttavia, che con il nuovo piano editoriale di Rai International le comunità che vivono fuori dall'Italia possano essere maggiormente aggiornati e informati nel modo migliore anche sulle questioni affrontate in Parlamento, altrimenti per loro è particolarmente difficile farsi un'idea chiara su quello che succede nel mondo politico in questo periodo. Personalmente faccio il possibile affinché chi si trova in America Meridionale sappia quello che sto facendo e quello che è possibile fare per loro.

 

Il suo impegno politico si è finora concretizzato in proposte di legge, interventi, ecc.?

Ho portato avanti le mie battaglie soprattutto nell'ambito governativo e ministeriale, in particolare attraverso i numerosi incontri con il viceministro agli Affari Esteri Franco Danieli e con il sottosegretario Donato Di Santo. Con loro si riescono a ottenere i risultati che più stanno a cuore ai connazionali residenti al di fuori dell'Italia, in particolare nell'area dell'America Meridionale. In Senato, unitamente al senatore Claudio Micheloni, ho attivamente partecipato alle lunghe sessioni in sede di approvazione della Finanziaria per sostenere gli incrementi dei capitoli di bilancio riguardanti i fondi destinati agli italiani all'estero. Si tratta di una manovra rigorosa in cui tutti i capitoli riguardanti gli italiani nel mondo avranno un incremento in alcuni casi anche consistente. Per il controllo e la gestione dei dati per l'attuazione dell'anagrafe verranno investiti due milioni e 326 mila euro rispetto al milione e 845 mila euro della precedente Finanziaria, con un incremento del 26,07 per cento. Un incremento di 1 milione di euro si avrà nei contributi ai Comites per il loro funzionamento, passando da 2 milioni 274 mila euro a 3 milioni 274 mila euro, mentre per quanto riguarda i contributi alle associazioni e agli enti che operano nel campo dell'assistenza, soprattutto sanitaria, degli italiani all'estero si passerà da 2.352.000 a 3.034.000 euro, con un incremento del 29 per cento. Per l'assistenza sanitaria ed economica alle classi indigenti si passerà dai poco più di 13 milioni di euro stanziati in passato ai 20 milioni di euro di quest'anno, con un 49% di incremento. Ho anche ottenuto, tramite un mio emendamento, un incremento del capitolo riguardante i cofinanziamenti alle Camere di Commericio e ai consorzi di esportazione. Inoltre, per occuparci meglio delle problematiche degli italiani all'estero, ho chiesto, insieme al senatore Micheloni, al Presidente del Senato Marini l'istituzione di un comitato per le questioni degli italiani nel mondo. Attualmente esiste una commissione Affari Esteri che si occupa di questo, ma la commissione tratta tutti i temi che riguardano l'estero e non esclusivamente la questione dei connazionali nel mondo. Ritengo invece che il comitato, che sarà composto da 16 senatori in rappresentanza di tutte le forze politiche presenti in Senato, potrà trovare in modo più rapido proposte condivise da sottoporre poi in Aula.

 

Che rapporto ha con gli altri senatori eletti all'estero e qual è, se c'è, il fronte comune di battaglia al Senato?

Al di là delle appartenenze politiche, noi parlamentari eletti all'estero abbiamo degli obiettivi comuni da raggiungere: miglioramento di Rai International, delle sedi consolari, delle situazioni sociali dei connazionali all'estero. Sono richieste che provengono da ogni parte del mondo dai nostri elettori. Per raggiungere questi obiettivi, non si tratta esclusivamente di fare battaglia al Senato, ma di mantenere contatti assidui con i vari esponenti del Governo italiano.

 

Infine: è un'esperienza che vorrebbe ripetere? Cosa si sente di dire ai suoi elettori e lettori all'estero?

Si tratta di un'esperienza faticosa, ma che ripeterei. Vorrei solo avere più tempo per poter tornare in America Meridionale e incontrare la comunità italiana per poter essere aggiornato nel modo migliore sulle loro necessità e richieste. Ai miei elettori chiedo di essere pazienti, se spesse volte non possono parlare con me di persona. Questa esperienza mi costringe a trattenermi a Roma per presenziare ai lavori in Aula che negli ultimi mesi procedono a ritmo sostenuto. Voglio comunque rassicurarli del fatto che le loro richieste sono sempre prioritarie nella mia attività parlamentare.

 

Da News Italia Press