16 aprile 2010. - In occasione della loro partecipazione al vertice sulle armi nucleari, il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, e quello della Repubblica brasiliana Lula hanno siglato un accordo di "partenariato strategico".
Al primo paragrafo del documento, il riferimento agli italiani emigrati nel Paese sudamericano: "conside-rando i solidi e tradizionali legami di amicizia che uniscono l'Italia e il Brasile, rafforzati nel tempo dalla significativa presenza in Brasile di un'ampia comunità di origine italiana", sottoscrivono, infatti, Berlusconi e Lula, i due Paesi si impegneranno in diversi ambiti, anche "a beneficio delle comunità italiana e brasiliana".
Nell’accordo, infatti, si legge: "in sintonia con il Piano di Azione del Partenariato Strategico Brasile-Unione Europea, le Parti ribadiscono il ruolo positivo della emigrazione come fattore di interscambio umano ed economico nei Paesi di origine e di destinazione. Con questo spirito, le Parti si impegnano a rafforzare il dialogo bilaterale regolare nelle questioni consolari e migratorie, specialmente per quanto riguarda le prestazioni di assistenza ai rispettivi cittadini in caso di detenzione in posti di polizia, aeroporti e posti di frontiera. Si impegnano inoltre a facilitare i flussi di circolazione dei rispettivi cittadini tra i due Paesi".
Entrambi i paesi, poi, "valuteranno la possibilità di stipulare un Memorandum d'Intesa per l'istituzione di un meccanismo bilaterale di consultazione nelle questioni consolari e migratorie".
Nel paragrafo dedicato alla cooperazione culturale ed accademica, poi, si evidenzia "l'importanza della cultura come strumento di promozione e rafforzamento delle reciproche relazioni, soprattutto in considerazione dei profondi vincoli storico-culturali tra Italia e Brasile, forgiati dalla presenza in Brasile della maggiore comunità di origine italiana fuori dall'Italia". In questo contesto "Italia e Brasile attribuiscono priorità al rafforzamento della cooperazione culturale e accademica come mezzo per favorire il continuo ravvicinamento e la conoscenza reciproca tra la società italiana e quella brasiliana". Nel documento, quindi, si riafferma che "l'incremento della cooperazione culturale e accademica sarà promossa anche attraverso il coordinamento degli sforzi tra il settore pubblico e il settore privato" e l’impegno a "dare continuità alla realizzazione di corsi, conferenze e cicli di seminari con particolare riguardo all'insegnamento delle rispettive lingue".
"Alla luce di
quanto disposto dal Piano d'Azione del Partenariato Strategico Brasile-UE –
si legge ancora nell’accordo – l'Italia e il Brasile cercheranno di
conseguire la creazione di reti, partenariati, iniziative congiunte e
scambio di ricercatori tra le istituzioni universitarie italiane e
brasiliane. In questo contesto, sarà promossa la conclusione dell'accordo in
corso di negoziazione tra la Conferenza dei Rettori delle Università
Italiane (CRVI) e la Associaçao Brasileira de Reitores de Universidades
Estaduais e Municipais (ABRUEM), con lo scopo, tra gli altri, di favorire la
mobilità degli studenti di dottorato e post-dottorato".
Diciassette i paragrafi del documento, il più corposo dei quali, va da sé, è
quello che riguarda la cooperazione economica. Seguono i temi più disparati,
dalle poche righe dedicate alla cooperazione in materia giudiziaria (Le
Parti reiterano il loro impegno al rafforzamento della cooperazione
giudiziaria bilatera]e, sulla base dei trattati multilaterali e bilaterali
vigenti. Le Parti favoriranno, in questo ambito, ]'intensificazione delle
relazioni tra le amministrazioni competenti) alla "concertazione
Interregionale", passando per la cooperazione "in materia tecnico-militare e
di difesa" e "in campo spaziale", per quella tra Piccole e Medie Imprese al
Turismo, e poi ancora Energia, Cooperazione Scientifica e Tecnologica,
Cooperazione triangolare, Salute e Cooperazione Sportiva.
Infine, si precisa che la realizzazione di tutte le attività menzionate "sarà curata dagli enti competenti di ciascun Paese sotto il coordinamento del Ministero degli Affari Esteri italiano e del Ministerio das Relaçoes Exteriores brasiliano. Il monitoraggio dell'attuazione delle attività del Piano d'Azione sarà coordinato dal Consiglio Italo-Brasiliano di Cooperazione Economica, Industriale, Finanziaria e per lo Sviluppo, nell'ambito della sua sfera di competenza, che si riunirà annualmente in base all'"Accordo-Quadro di Cooperazione Economica, Industriale e per lo Sviluppo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Federativa del Brasile, firmato il 12 febbraio 1997, il quale istituirà un Gruppo di Lavoro specifico con riunioni a cadenza periodica".
(aise)