Conferenza dei Giovani Italiani nel mondo 10-12 dicembre 2008
Mantica: Giovani italiani allestero risorsa contro la crisi.

11 dicembre 2008. - "Questa non sarà l'unica assemblea che organizziamo. Abbiamo bisogno di dare continuità ad una esperienza che può rivelarsi fondamentale per lo sviluppo futuro dell'Italia". Non usa mezzi termini Alfredo Mantica, sottosegretario del Ministero degli Esteri con delega agli italiani nel mondo, e sottolinea l'importanza di questo dibattito che trova al centro le esperienze delle nuove generazioni di italiani che vivono, studiano, e crescono lontano dall'Italia. "Oggi ci troviamo di fronte ad un fenomeno migratorio nuovo - ha proseguito Mantica - non è più il tempo degli emigranti con la valigia di cartone che costituivano la forza lavoro più povera e che faceva fatica ad adattarsi. Oggi è l'eccellenza a migrare, persone con grande valore intellettuale e sociale che portano questo capitale di conoscenze fuori. Noi dobbiamo trovare il modo di ricreare una comunità che possa riunire le esperienze". Insomma i giovani che vivono all'estero sono una risorsa, che può essere utilizzata dall'Italia per trovare risposte alla crisi economica che sta travolgendo la società. Uno scambio che però non può andare in una direzione sola ma deve trovare nuovi sbocchi. Qui Mantica rilancia il tema della cittadinanza per gli immigrati: "Non è possibile pensare che persone che sono nate qui, vivono qui e lavoreranno in Italia, debbano sentirsi degli estranei fino a quando non avranno compiuto la maggiore età. Credo che la creazione di una vera comunità di italiani del mondo, che si faccia attenzione è diversa da quella degli italiani nel mondo, sia l'obiettivo da raggiungere se vogliamo fare un salto di qualità. Non penso quindi che possa essere sottovalutato uno dei nodi centrali della questione: la cittadinanza." Dunque l'assemblea deve essere un momento di sviluppo politico e sociale non fine a se stesso. In questo senso Mantica a nome del Governo, prende l'impegno perché questa esperienza possa ripetersi, e magari diventare più completa. Anche perché il sottosegretario è consapevole della "distanza" non solo geografica nella quale oggi vivono i giovani all'estero. Ecco quindi il ruolo che devono giocare le istituzioni: "So che molti di voi non si sentono pienamente rappresentati, la sfida che il governo deve raccogliere è proprio questa. Capire chi siete, cosa volete e come potete essere più in contatto con l'Italia".

L'assemblea rappresenta un'opportunità per creare un vero e proprio "network" che unisca tutti gli italiani, integri quelli nuovi, e valorizzi chi vive all'estero. "Questo è l'unico modo - sottolinea Mantica - per far risaltare quell'eccellenza che da sempre distingue l'Italia nel mondo".

Per far questo, però, è importante anche ricordare la storia che ha portato qui oggi i rappresentati di 4 milioni di italiani. "Il Museo dell'emigrazione che nascerà al Vittoriano, vuole essere la testimonianza verso le nuove generazioni di un pezzo importante della storia sociale dell'Italia, che non deve essere taciuta. Non sono vicende da considerare di serie b, non sono testimonianze minori. Tutto questo non può e non deve essere dimenticato".

Mantica ha anche letto una lettera del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che non è potuto essere presente per precedenti impegni, nella quale il premier elogia i candidati giunti qui da tutti i continenti: "Avrei voluto essere con voi - si legge - siete il segno più tangibile dell'Italia che cambia".

 

(News ItaliaPress)