È morto Anacleto Angelini
era l’uomo più ricco del Cile

Aveva 93 anni.

Anacleto Angelini.BOLOGNA, 5 settembre 2007. - E’ deceduto nella Clinica dell’Ospedale dell'Università Cattolica del Cile Anacleto Angelini Fabbri che era nato a Bondeno, in provincia di Ferrara, il 17 gennaio 1914; era figlio di Giuseppe Angelini ed Adalisa Fabbri.

Era considerato l’uomo più ricco del paese andino e tra i più ricchi dell’intera America Latina; nel 1936, all’età di ventidue anni, decise di seguire la via della colonizzazione italiana in Etiopia. Nel dopoguerra era emigrato in Sudamerica dove ha costruito la propria fortuna operando in svariate attività industriali sparse per l'America Latina: navigazione, pesca, elettricità, finanza, combustibili, servizi e miniere; è il classico self-made-man che ha accumulato nella sua lunga vita un patrimonio personale valutato dalla rivista americana Forbes in 1.100 milioni di dollari.

Si era sposato nel 1959 con María Noseda Zambra, mentre nel 1994 il Presidente del Cile Eduardo Frei, con apposito decreto, gli conferì la cittadinanza cilena. Gli era stato attribuito il “Premio Città di Ferrara 2003”, mentre il 1° giugno 2005 era stato insignito dell'onorificenza di “Cavaliere del lavoro” che viene concessa ogni anno dal Presidente della Repubblica Italiana a venticinque imprenditori che si sono distinti nei settori dell'industria, dell'agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi, dell'artigianato, delle attività creditizie e assicurative, con importanti ricadute nel sociale e in particolare nell'occupazione.

 

(Team Roncarati)