Il suo motto:
concretizzare le intenzioni

Franco Santellocco Gargano vive in Algeria da 30 anni.
le sue priorità sono volontariato e solidarietà.

Franco Santellocco Gargano.

 

5 maggio 2010. - Un libro di Cesare Bellentani Ai fantasmi ci credo, al caso no. Ovvero il conte Franco Santellocco Gargano e la Rocca di Vernio, fra realtà e mistero (Miraviglia), racconta di un suo particolarissimo incontro. In realtà, ha una vita all’insegna della concretezza, altro che fantasmi. Nato a Luco nei Marsi, paese della Marsica in provincia dell’Aquila, Franco Santellocco Gargano vive in Algeria da 30 anni. Dopo un master in marketing internazionale, si forma in un importante gruppo petrolchimico internazionale progettando macchinari tecnologicamente innovativi. Una serie di incarichi di alta responsabilità lo portano in Grecia, Olanda, Polonia, Spagna e Francia. Nel ‘71 apre ad Algeri la filiale incaricata dei lavori per la stazione di reiniezione di gas naturale Sahara-Hassi Messaoud, e dal ‘74 al ‘76 è responsabile del montaggio impianti del polo petrolchimico di Cagliari.

Dal ‘93 è vice presidente ed amministratore delegato di due società: una specializzata nella realizzazione di impianti, l’altra nella promozione commerciale. E’ inoltre iscritto alla Verein Deutscher Ingenieure, la più grande associazione di ingegneria in Europa. Difficile citare gli infiniti riconoscimenti ed incarichi per l’impegno nella comunità italiana e algerina, ma Santellocco ci viene in aiuto, “pur grato a chi mi ha onorato di questi riconoscimenti, in prima fila la Presidenza della Repubblica, preferirei parlare di iniziative. Bisogna dare concretezza alle intenzioni, e per avvicinare i popoli, a cominciare da quelli del Mediterraneo, occorrono progetti validi, soprattutto per i giovani, la parte migliore di noi, il nostro futuro”.

Due, tra i tanti promossi da Santellocco, colpiscono l’attenzione: Dona la gioia di vivere ad un bimbo (grazie al contributo del Rotary, 63 bambini del Maghreb con malformazione cardiaca sono stati operati al Pasquinucci di Massa), ed il Progetto Mediterraneo che ha portato in Abruzzo 70 studenti del Maghreb tra i 14 e i 16 anni per farne dei periti agro-tecnici. Oggi, altri 35 studenti frequentano corsi di italiano all’Istituto di cultura di Algeri in vista del prossimo anno scolastico che li vedrà all’Istituto Cuppari di Alanno–Cepagatti.

Intensa quindi anche l’attività rotariana. All’indomani del terremoto che ha colpito il cuore della sua regione, Santellocco si è attivato per una raccolta fondi, un impegno che ancora continua. “I Rotary di Algeri e di Avezzano vogliono avviare il restauro della Chiesa di San Clemente a Fossa. Vedo crescere le adesioni delle comunità all’estero, senza dimenticare il sostegno dell’Ambasciatore ad Algeri, Giampaolo Cantini, primo sottoscrittore, e dell’Algeria stessa. La natura, con la sua furia, ci ha ricordato tutta la nostra fragilità, e allora diventa necessario progettare un futuro per chi, in un attimo, ha perso tutto”.

Tra impegni di lavoro e riunioni per la comunità italiana, è sempre su un aereo, pronto a dar vita ad un’altra idea. “Come Presidente del Comitato Interpaese Maghreb–Italia del Rotary International, sto avviando un progetto per creare aree irrigue nel Sahara e dare nuova spinta ad un’agricoltura che dovrebbe rappresentare un elemento determinante per lo sviluppo dell’Africa”. Ma come capire, tra tanti impegni, le priorità di Franco Santellocco Gargano? “Quello che conta nella vita, è la grandezza morale che rifulge nell’associazionismo, nel volontariato, nella società civile: un’immensa forza portatrice di solidarietà e testimone di civiltà. È una caratteristica del nostro dna: è da essa che nasce l’unicità di quel fenomeno che è l’italianità”.

 

Giovanna Chiarilli – IL PUNTO

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