25 febbraio 2012. - Abbiamo ricevuto dal Dott. Giovanni Capirossi, direttore di Punto d'incontro online, il testo in italiano e in spagnolo che riproduciamo di seguito, con la preghiera di pubblicarlo.

Le idee e punti di vista espressi dall'autore e dalle persone che eventualmente invieranno i loro commenti non riflettono necessariamente l'opinione di Punto d'Incontro online e dei suoi collaboratori.

Punto d'incontro online non ha ricevuto, fino a questo momento, nessun altra comunicazione proveniente da persone coinvolte, direttamente o indirettamente, con le procedure legali descritte.


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Carissimi Gianfranco e Gianluca,

Alla vostra giovane eta' di 13 e 10 anni avete vissuto e state vivendo i giorni e le notti piu' tristi della vostra vita lontani dall'immenso affetto di vostro Padre con il quale, per vostra libera decisione e volonta', avete deciso di vivere rifiutandovi di ritornare in Ecuador con vostra madre, Sig.ra Maria Eugenia Donoso Almeida, per vivere con lei come stabilito nell'accordo di divorzio firmato dai vostri genitori. Ci tengo a chiarirVi che, in quella circostanza il vostro carissimo Papà si vide obbligato a prendere quella decisione perché considero' che era la migliore per il vostro benessere perché lui, per motivi di lavoro che conoscete benissimo, doveva viaggiare molto spesso allontanandosi da casa ed era costretto a vivere solo come conseguenza del suo divorzio dalla mamma.

Oggi invece la situazione é radicalmente cambiata. Lui ha una moglie che si chiama Giovanna Santamaria Novoa che Voi avete imparato ad amare come una Mamma perché Vi vuole veramente bene e che Vi ha accolto come figli nella sua casa nella quale il 25 dicembre 2011 il Signore e la vita Vi hanno regalato Fiorella, una bellissima bambina di due mesi che Voi avete aspettato ed accolto con immenso affetto.

In questi giorni difficili e tristi per Voi desidero farvi sapere che la Vostra "Nonna" paterna Rocío che Voi chiamate affettuosamente "ABI" e il Vostro "Nonno Giovanni" Vi stanno molto vicini e Vi assicurano che lotteranno con tutte le loro forze affinché le leggi internazionali che difendono i diritti umani dei minorenni vengano applicate e rispettate e che voi possiate decidere liberamente e senza che lo decida nessun altro al vostro posto CON CHI VOLETE CRESCERE E VIVERE SCEGLIENDO UNO DEI VOSTRI DUE GENITORI E IMPEGNADOVI A MANTENERE RAPORTI FILIALI E VINCOLI AFFETTIVI ANCHE CON L'ALTRO, com'e' giusto che sia.

Sono veramente addolorato dal fatto che giovedi' 16 febbraio siate stati vittime di violenza, che il 20 febbraio siate stati sottoposti ad uno stress indescrivibile chiusi in una sala del tribunale per 12 ore e dovendo successivamente rispondere alle domande degli psicologi inviati dalle autorita' competenti, del Giudice, Lic. Edith Calzada, a un doloroso confronto con la vostra Mamma per essere poi riportati in un mare di lagrime in un orfanatrofio il cui indirizzo non conosciamo.

Vorrei favi sapere che non ritengo giusto, anche se ne capisco i motivi, e ve li spiegherò personalmente quando avrò la gioia di riabbracciarVi che una legge Vi obblighi a vivere in un orfanatrofio e vi strappi all'affetto di un padre che Vi offre il calore e di una famiglia nella quale Vi sentite pienamente integrati e della quale sentite di far parte come lo hanno potuto constatare le persone presenti all'udienza del 20 febbraio nel Tribunale di giustizia familiare di León.

Spero che presto una sentenza giusta Vi restituisca tutte le cose che vi appartengono e che vi fanno felici: una casa in cui vivere insieme al Papá, a Giovanna e alle Persone che amate, una comunità che vi ha accolto come solo i messicani con la loro squisita ospitalità sanno fare, la scuola che state frequentando con ottimi risultati e, finalmente le vostre attività sportive. NON DIMENTICATELO MAI: LA NOSTRA CASA È LA VOSTRA CASA E LA NOSTRA VITA È LA VOSTRA VITA. Pregate il Signore insieme a noi affinché faccia il miracolo di riportarVi a casa il più presto possibile e non dimenticate di dire alla vostra Mamma che Voi in un futuro sarete felici di vivere anche con Lei, che la visiterete volentieri tutte le volte che le circostanze lo permettano ma che per adesso Vi conceda il permesso di rimanere con il Papà, almeno fino a quando finirà l'anno scolastico. VI ABBRACCIO FORTE FORTE CON IMMENSO AFFETTO.

 

(giovanni capirossi)

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25 de febrero de 2012 - Recibimos del Dr. Giovanni Capirossi, director de Punto d'incontro online, el texto en italiano y español que se reproduce a continuación con la petición de publicarlo.

Las ideas y puntos de vista expresados ​​por el autor así como los comentarios que puedan ser enviados no reflejan necesariamente la opinión de Punto d'incontro online y de sus colaboradores.

Punto d'incontro online no ha recibido, hasta ahora, ninguna otra comunicación de personas involucradas directamente o indirectamente con los procedimientos legales descritos.

 

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Mis queridísimos Gianfranco y Gianluca:

A su joven edad de 13 y 10 años han vivido los días y las noches más tristes de su vida lejos del inmenso cariño de su papá, Marcello Fernando Capirossi Chiriboga con quien, por su libre decisión y voluntad reiteradamente expresadas han decidido vivir, rehusando regresar al Ecuador con su mamá, Sra. María Eugenia Donoso Almeida, para vivir con ella de acuerdo con lo establecido en el convenio de divorcio de sus papás que asigna la custodia a la mamá.

Deseo aclararles que su papá en aquella circunstancia optó por otorgar la custodia a su mamá porque opinaba que teniendo que alejarse con frecuencia de la casa para dirigir los partidos de futbol que se jugaban como visitante, no tenía con quien dejarlos.

Hoy en cambio habiendo vuelto a casarse con Giovanna  Santamaría Novoa que ustedes han aprendido a querer como a una mamá porque los quiere realmente mucho y está lista a recibirlos como hijos en su casa, pienso que la situación ha cambiado a su favor.

Quiero que sepan que su "abi", como le llaman cariñosamente a su abuela paterna y su "nonno" estamos y estaremos siempre muy cerca de ustedes y les aseguramos que lucharemos con todas nuestras fuerzas para que las leyes internacionales que defienden los derechos humanos de los niños sean respetadas y ustedes puedan libremente, y sin que lo decida nadie más para ustedes con quien y donde quieren vivir. Aquí no se trata de darle la razón al papá o a la mamá. Aquí se trata de decidir adonde ustedes están mejor. Se trata además de respetar sus derechos y su voluntad.

Quédense tranquilos. La ley está de su lado y será aplicada en su favor. Ustedes digan siempre lo que piensan y lo que sienten sin temor y sin que nadie les imponga sus opiniones. Son pequeños aún pero son muy inteligentes y saben perfectamente que nadie tiene derecho a manipularlos.

Quiero que sepan que la justicia y el amor triunfan siempre y, como se dice en italiano, "le bugie hanno le gambe corte" que significa "las mentiras tienen las piernas cortitas" y, por lo tanto, nunca llegan lejos porque la verdad las alcanza.

Quiero que sepan que su "nonno" hasta el último día de su vida estará siempre a su lado y los apoyará y defenderá con todas sus fuerzas y con su inmenso cariño al igual que su querida abi.

Mi casa, como lo saben muy bien, es su casa y yo agregaría su vida es nuestra vida.

Los quiero mucho mucho.

Nonno

 

(giovanni capirossi)