Schiaffo alla Ferrari
Niente test per Schumi

La Williams guida la rivolta: «Diamo il bentornato ma niente deroga».

4 agosto 2009 - «We oppose Ferrari's proposal to test ahead of the European Grand Prix». Noi ci opponiamo alla proposta della Ferrari di effettuare dei test prima del Gran Premio d’Europa.

Con questa frase secca Frank Williams, il duro della Formula 1, ha negato a Michael Schumacher la possibilità di provare la F60 alla vigilia del suo ritorno in Formula 1, a circa tre anni dall’abbandono dell’attività agonistica. Subito dopo il team inglese hanno votato contro anche Red Bull e Toro Rosso. Poiché in questi casi è richiesta l’unanimità delle squadre, il progetto di Maranello è stato bocciato, malgrado il parere favorevole di McLaren-Mercedes e della Toyota.

«Diamo il bentornato a Schumacher in F1 - ha aggiunto con un senso umoristico tipicamente inglese il Costruttore di Grove - ma resta il fatto che durante la stagione è severamente vietato qualsiasi test, una regola voluta dalla FIA e sottoscritta da tutti noi per ridurre i costi. E’ per rispettare queste norme che anche Jaime Alguersuari, prima del suo debutto in Ungheria con la Toro Rosso, non ha potuto guidare la vettura».

In realtà il diciannovenne pilota spagnolo aveva effettuato due sessioni di prove a Vairano prima di gareggiare a Budapest. Tutto giusto, dunque, ma i due casi sono un po’ diversi.

Alguersuari è giovane, hanno fatto male a inserirlo in squadra a stagione inoltrata, un rischio per lui e per gli altri piloti, però arrivava da un’attività agonistica intensa. Campione di F3 britannica nel 2008 e la partecipazione quest’anno alle gare delle World Series Renault, con monoposto dotate di motori di 3,5 litri. Schumi ha già compiuto 40 anni (il 3 gennaio scorso) ed è praticamente inattivo da 31 mesi, a parte qualche sporadica apparizione in pista nel 2007 e una limitata attività in campionati motociclistici minori.

E’ pur vero che Michael ha sostenuto una giornata di prove al Mugello con la F2007, sulla quale erano montate gomme della GP2. Ma non ha mai potuto usare il Kers, il sistema di recupero d’energia che consente di utilizzare una superpotenza di 80 CV per circa 7 secondi nel corso di un giro, e neppure la nuova aerodinamica con effetto suolo e ala anteriore di grandi dimensioni che si può abbassare un paio di volte ogni passaggio. La sua esperienza è vastissima, però un assaggio della «rossa» attuale gli avrebbe fatto bene per evitare pericoli. Ora la Ferrari potrebbe organizzare per Schumi, comunque dopo il 16 agosto, un test aerodinamico, consentito dalle norme, sul rettifilo di Vairano nei pressi di Pavia, ma al momento non è stato programmato.

Ci sarebbe anche una scappatoia, interpretando l’art. 22.1 del codice sportivo che permette di girare per eventi promozionali o dimostrativi, con il rischio, tuttavia di suscitare pesanti polemiche, non auspicabili in questo momento. E pensare che l’effetto Schumacher ha già dato una bella spinta all’interesse per la F1: tutto esaurito a Valencia e code ai botteghini per i biglietti a Spa-Francorchamps, in vista del Gp del Belgio del 30 agosto. Una boccata d’ossigeno anche per Williams, Red Bull e Toro Rosso. Per un ‘vecchio campione’ che torna, un giovane pilota che viene buttato fuori di brutto.

Ieri Nelsinho Piquet ha annunciato di essere stato licenziato dalla Renault per fare posto a Romain Grosjean che guiderà accanto a Fernando Alonso, sempre che la squadra francese riesca a far revocare la squalifica comminata a Budapest per aver perso una ruota dalla vettura dello spagnolo. «Flavio Briatore - ha dichiarato il brasiliano - mi ha giustiziato dopo non avere mai mantenuto le promesse che mi aveva fatto». Ma suo padre Nelson sta cercando di rimediare: oggi o domani potrebbe comunicare di essere entrato in società con la Sauber in modo da far restate in F1 la squadra svizzera, al posto della Bmw.

 

(La Stampa)