Nuove regole
per l'ortografia spagnola

Approvata ieri a Gudalajara l'ultima versione dell'ortografia ragionata
di una delle lingue più parlate nel mondo.

 

29 novembre 2010. - In occasione della Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara i direttori delle 22 accademie della lingua spagnola hanno approvato all'unanimità l'ultima versione dell'Ortografia Ragionata dello Spagnolo e hanno firmato il documento che testimonia l'accordo di accettazione delle nuove normative per la scrittura della lingua.

José G. Moreno de Alba, direttore dell'Accademia Messicana della Lingua, ha detto che si tratta di una proposta per unificare la scrittura dello spagnolo in tutti i Paesi dove si parla questa lingua e non di una imposizione per eliminare gli usi e costumi di ogni località.

Moreno de Alba ha informato che sono stati eliminati gli accenti sulle parole solo, este, ese e aquel, perché non esiste differenza fonetica e, per esempio, tra l'avverbio "solo" (che fino ad oggi si doveva scrivere con un accento sulla prima o) e l'aggettivo "solo" la differenza può essere identificata perfettamente dal contesto del testo.

«Ma se da qualche parte c'è qualcuno a cui piaccia usare accenti su queste parole, che lo faccia, non c'è problema!» ha aggiunto ed ha insistito sul fatto che la nuova edizione dell'Ortografia —che sarà disponibile in Messico e in Spagna da dicembre—, vuole essere solo una proposta per unificare l'uso dello spagnolo e non un trattato di divieti.

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Los directores de las 22 academias de la lengua española reunidos en Guadalajara durante la Feria Internacional del Libro, aprobaron por unanimidad la versión de la ortografía razonada de la lengua española y firmaron ayer el acta que da fe del convenio de aceptación de la nueva normatividad para la escritura del idioma.

José G. Moreno de Alba, director de la Academia Mexicana de la Lengua, aclaró que se trata de “una propuesta” para unificar la manera en que se escribe el español en todos los países hispanohablantes y no una imposición que deje a un lado los usos y las costumbres de cada comunidad.

Precisó que se determinó eliminar los acentos en las palabras “solo”, “este”, “ese” y “aquel”, porque no existe una diferencia fonética, por ejemplo, entre el adverbio “solo” y el adjetivo “solo”, y consideró que la diferencia de significado puede definirse perfectamente en el contexto del texto.

«Pero si en algún país, alguien dice, a mí me gusta, yo necesito acentuar estas palabras, ¡pues hágalo, no hay problema!», dijo Moreno de Alba, quien insistió en que la ortografía razonada de la lengua española —cuya publicación estará disponible en México y España en diciembre— es la propuesta que los académicos de la lengua hacen para unificar el uso del español en los países hispanohablantes, y no un tratado de prohibiciones.

 

(el universal / puntodincontro)

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