“Giovedì dell’Arte”

Roma: Penultimo appuntamento con i giovedì dell'arte in Palazzo Fierenze.

Giovedì 15 aprile alle ore 17.30 presso la Sede Centrale della Società Dante Alighieri,

in Palazzo Firenze (piazza Firenze 27, Roma),

si svolgerà il penultimo incontro del ciclo di conferenze dedicato agli storici dell’arte italiani: Anna Maria D’Achille parlerà di Angiola Maria Romanini;

seguirà l’intervento di Anna Vergelli

su “Giorgio Petrocchi: rilettura di un libro tra critica, narrativa e memoria”

 

13 aprile 2010. - Undicesimo e penultimo appuntamento con i “Giovedì dell’Arte” di Palazzo Firenze: giovedì 15 aprile alle ore 17.30 a Roma, presso la Sede Centrale della Società Dante Alighieri (piazza Firenze 27), per il ciclo “L’occhio del critico. Storia e storie dell’arte”, si parlerà di Angiola Maria Romanini. Interverranno Anna Maria D’Achille (Università di Roma “La Sapienza”) sul tema “Angiola Maria Romanini. Il Medioevo come paradigma della modernità” e Anna Vergelli (Università di Roma Tre) su “Giorgio Petrocchi: rilettura di un libro tra critica, narrativa e memoria”.

 

Per informazioni: Chiara Barbato, c.barbato@ladante.it, tel. 06/6873694/5, cell. 3391228117.

 


Anna Maria D’Achille è professore associato di Storia dell’arte medievale presso il Dipartimento di Storia dell’Arte e la Facoltà di Scienze Umanistiche della “Sapienza” Università di Roma. Si è laureata e specializzata con Angiola Maria Romanini. Ha insegnato presso le Università di Cagliari, L’Aquila e Roma Tre. Dal 1984 al 2002 ha lavorato nella redazione dell’Enciclopedia dell’Arte Medievale (Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani), di cui dal 1995 è stata Redattore capo. È attualmente componente del Comitato Scientifico e coordinatore redazionale della rivista “Arte Medievale”. Ha al suo attivo, oltre alla partecipazione a convegni e mostre, varie pubblicazioni su diversi ambiti della storia dell’arte medievale, con particolare riferimento all’area laziale e romana.

 

Anna Vergelli, allieva di Giorgio Petrocchi, insegna Letteratura Italiana nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre. Si è occupata di studi manzoniani (Quelques discours sur la tragédie. Rilettura dei Materiali Estetici, in “Critica Letteraria”, 1990), di Ungaretti (Un uomo di prim’ordine. Giuseppe Ungaretti, Roma, 1990), di Gadda (La metafora del Pasticciaccio, in “Atti e Memorie dell’Arcadia”, 1973), di Leopardi (Genesi e linguaggio delle sepolcrali leopardiane, Roma, 1977), di Agnoletti (Castello in aria. Carteggio inedito Agnoletti-Pascoli, Roma, 1985, e Per amor dell’amore. Corrispondenza inedita F.Agnoletti-S.Aleramo, Roma, 1994), di Cristina di Svezia (Cristina in panegirico, ovvero il Christinas, Stoccolma, 1999), di argomenti romani o opere legate a Roma (Roma in scena e dietro le quinte, Roma, 2006).

Share