Gaggiano (Milano), 10.30. Lo scultore Giuseppe Spagnulo
nel suo studio con la fiamma ossidrica.
Foto di Lorenzo Castore Fonte: Corriere della Sera Magazine.
8 febbraio 2012 - Un giorno nella vita di
un'Italia che prova a condurre un'esistenza normale, cioè la quasi totalità
del Paese. Un giorno qualsiasi di gennaio, fermato ogni anno, per cinque
anni, dall'obiettivo di decine di fotografi che hanno lavorato in simultanea
per Sette. Il risultato lo trovate nelle immagini di questa gallery. Un
ritratto dolce e vero del modo d'essere italiani, dal 2008 al 2012. E
italiani lo siamo con impegno, tra mille difficoltà, con il lavoro
quotidiano di infermieri, maestri, restauratori, poliziotti, testimoni di
giustizia, attori, persino astronauti. Gente che sente nel cuore
l'appartenenza alla nostra storia contemporanea, nata con la forza del
Risorgimento e cementata dalla guerra di liberazione.
LA NOSTRA TERRA - Certo, la cronaca dell'oggi è
a tratti demoralizzante. Il nostro sembrerebbe un Paese impegnato solo a
sopravvivere a una crisi terribile che ha origini lontane. Un Paese che si
modernizza con fatica, chiamato intanto a sopportare sacrifici importanti.
Un Paese che non riesce a dare lavoro a un ragazzo su tre. La grande stampa
internazionale si chiede come faremo a superare tutto questo. La risposta
stiamo cominciando a darla, con atti significativi. Tenendo a mente quel che
dissero un capitano di vascello americano (Stephen Decatur, 1812) e un
senatore del Wisconsin (Carl Schurz, 1872): «È la nostra terra, giusto o
sbagliato che sia». Una terra che ha bisogno di tutti noi.
(Le immagini saranno in mostra alla Triennale di Milano dal 9 al 19
febbraio)
Firenze, 18.48. Veduta aerea in notturna della città
dall'elicottero Poli 49 dell'VIII Reparto Volo
della Polizia di Stato. Foto di Massimo Sestini Fonte: Corriere della Sera
Magazine.
Milano, 18.35. Riunione operativa alla Questura di Milano
nell’ufficio di Francesco Messina,
capo della Squadra mobile. Foto di Enzo Ranieri Fonte: Corriere della Sera
Magazine.
Prato, 9.30. Lo scrittore Sandro Veronesi, vincitore del
premio Strega nel 2006 con il romanzo Caos Calmo,
fa colazione nella cucina di casa. Foto di Gerald Bruneau Fonte: Corriere
della Sera Magazine.
Carpi (Modena), 20.58. Gianni, 35 anni, a destra, divide
un appartamento di 40 metri quadri
con la madre Mirella, sessantenne, a sinistra. Foto di Francesco Cocco
Fonte: Corriere della Sera Magazine.
Firenze, 18.32. Dopo un temporale, la statua di Dante Alighieri si riflette
nel selciato di piazza Santa Croce.
Foto di Patricio Estay. Fonte: Corriere della Sera Magazine.
Roma,
10.39. Terapia del dolore a oncologia del Santo Spirito. Luldeta suona il
violino davanti a due pazienti,
a sinistra il primario Claudio Cianti. Foto Fabio Lovino Fonte: Corriere
della Sera Magazine.
Solda (Bolzano), 11.00. Alta Val
Venosta. Tormenta alla stazione di partenza della funivia
per gli impianti sciistici di alta quota. Foto di Roberto Arcari Fonte:
Corriere della Sera Magazine.
Napoli, 12.35. Il set della
soap-opera Un Posto al Sole, terrazza di Villa Solimene, Posillipo.
Sono i giorni dell'emergenza rifiuti. Foto Stefano Dal Pozzolo Fonte:
Corriere della Sera Magazine.
Milano, 17.00. La redazione del mensile Yalla Italia, composta da italiani
di seconda generazione, figli di immigrati. Foto di Andrea Frazzetta Fonte:
Corriere della Sera Magazine.
Roma, 15.00. Volo d’angelo sul centro monumentale della
capitale: il Vittoriano, l’Ara Coeli
e i Dioscuri del Campidoglio. Foto di Enrica Scalfari Fonte: Corriere della
Sera Magazine.
(giuseppe di piazza / corriere.it / puntodincontro)
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8 de febrero de 2012 - Un día en la vida de una Italia
que trata de llevar una existencia normal, es decir, la casi totalidad del
País. Un día cualquiera de enero, retratado cada año —durante cinco años—
por el lente de decenas de fotógrafos que trabajaron simultáneamente para "Sette".
El resultado se puede encontrar en las imágenes de esta galería. Un retrato
dulce y verdadero de la forma de ser de los italianos, de 2008 a 2012. Y
somos italianos con empeño, entre mil dificultades, con el trabajo diario de
los enfermeros, profesores, restauradores, policías, testigos judiciales,
actores e incluso astronautas. Personas que se sienten en su corazón
pertenecer a nuestra historia contemporánea, nacida con la fuerza del
Resurgimiento y cimentada por la guerra de liberación.
Ciertamente, la crónica de hoy a veces deprime. Nuestro País parece estar
únicamente intentando sobrevivir a una terrible crisis que tiene una larga
historia. Un país que se está modernizando con dificultad, mientras es
llamado a soportar grandes sacrificios. Un país que no logra dar trabajo a
un muchacho de cada tres. La gran prensa internacional se pregunta cómo
vamos a salir de todo esto. Pero estamos empezando a dar nuestra respuesta,
con hechos significativos. Teniendo en cuenta lo que dijeron un Capitán
Estadounidense (Stephen Decatur, 1812) y un senador de Wisconsin (Carl
Schurz, 1872): "Es nuestra tierra, para bien y para mal". Una tierra que
necesita de todos nosotros.
Las imágenes estarán expuestas en la Trienal de Milán del 9 hasta el 19
de febrero.
(giuseppe di piazza / corriere.it / puntodincontro) |