A Silverstone la Ferrari
batte l’Alfa Romeo
La storia della Ferrari. Ottava puntata.
 

Froilán González taglia il traguardo a Silverstone. È il 14 luglio 1951.Dopo la nascita della 125 S la competizione con le imbattibili Alfa Romeo divenne durissima. Ma il 14 luglio del 1951 arriva la svolta: al Silverstone, durante il Gp d'Inghilterra Froilan Gonzales mette le ruote della sua Ferrari davanti a quelle dell'Alfa. Una vittoria che nessun ferrarista ha mai dimenticato e che ha segnato l'avvio di una nuova era per la casa di Maranello. L'Alfa Romeo era battuta per sempre.

Il mondo delle competizioni però non distraggono Enzo Ferrari dalla produzione industriale e dalla creazione di fenomenali GT. E proprio nel 1951, l'anno che segna la svolta nel mondo delle corse, nasce a Modena la Carrozzeria Scaglietti. E' una tappa storica per la marca perché questo, di fatto, è il secondo stabilimento produttivo della Ferrari, dove nasconi le scocche ed i telai delle vetture.

L'officina nasce dalla vena artistica di Sergio Scaglietti che a colpi di mazza ha forgiato letteralmente a mano alcune delle più importanti vetture granturismo e sport della Ferrari, come la 500 Mondial, la 750 Monza e le berlinette 250 GT. Il resto è storia dei giorni nostri, con la Scaglietti che nel 1977 diventa parte integrante della stessa Ferrari, anche se, oggi come nel passato, nello stabilimento vengono effettuate la lastratura, la ferratura e la revisione delle superfici delle vetture granturismo.

Ma torniamo un attimo indietro: l'avanzata Ferrari non è tutta rose e fiori e non mancano momenti di (forte) tensione: nel 1961 succede infatti qualcosa d'incredibile. Una vera e propria rivolta interna alla Ferrari che portò all'uscita in contemporanea di 8 dirigenti dalla casa di Maranello. Il motivo? Quello ufficiale non si è mai saputo e ancora oggi questa clamorosa protesta è avvolta nel mistero. Sembra però che la signora Laura, moglie di Ferrari, avrebbe preso a schiaffi sui campi di gara uno degli otto. Così tutti i dirigenti Ferrari fecero mandare al Commendatore dal loro avvocato una raccomandata in cui gli si intimava di lasciare sua moglie lontano dalle piste. Le firme in calce erano di Ermanno della Casa (direttore amministrativo), Girolamo Gardini (direttore commerciale), Federico Giberti (direzione approvvigionamenti), Enzo Selmi (direttore del personale), Carlo Chiti (responsabile progettazione), Giotto Bizzarrini (responsabile sperimentazione prototipi), Fausto Galassi (responsabile della fonderia) e Romolo Tavoni (direttore sportivo).

Il risultato fu il licenziamento in tronco di tutti, deciso da Ferrari stesso. Ma non finì qui: Gardini e della Casa un mese dopo la rivolta tornarono in Ferrari, gli altri diedero vita alla ATS (automobili turismo e sport) con la quale esordirono nel 1963 anche in F1, con Phill Hill e Giancarlo Baghetti. Ma dopo poco la ATS fallì per mancanza di fondi. Ferrari aveva vinto ancora una volta.

 

(La Repubblica.it)