Il Teatro Tascabile di Bergamo

Alcune cifre sull'attività complessiva del TTB a 33 anni dalla sua nascita.

Il 30 ottobre sarà al teatro diego rivera di coyoacán.

24 ottobre 2006. - Il TEATRO TASCABILE DI BERGAMO-ACCADEMIA DELLE FORME SCENICHE giunge al professionismo nel 1973. I nostri dossier registrano ampiamente i giudizi sugli spettacoli del TTB (una formazione solidissima, con pochi concorrenti in Europa "La Stampa"): qui antologizziamo una sintesi, necessariamente brevissima, di alcuni fra i più reputati studiosi di teatro del mondo (ci restringiamo simbolicamente a tre pareri di critici e specialisti di aree culturali volutamente disparate e geograficamente agli antipodi).

Sulla scorta del lavoro cui hanno assistito essi hanno definito il Tascabile come segue: "[...] È un "gruppo-festival", capace di riempire da solo una settimana di teatro con spettacoli diversi per genere e sapore. I gruppi-festival sono pochissimi: Els Comedians, l'Odin Teatret... [...] nel panorama internazionale si contano sulle dita di una mano." F. TAVIANI, "Lettera dall'Italia", Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma (e cfr. la "Rivista dei libri", dove il TTB viene segnalato come "bene culturale vivente" e "una 'gemma di rinnovamento' teatrale"); "A theatre par exellence [...] una svolta nel teatro contemporaneo" "Current", New Delhi, India; "[...] nel Tascabile incontriamo una fonte di ricchezza spirituale propria dei grandi attori" "Ultima hora", La Paz, Bolivia.

A 31 anni dalla sua nascita l'attività complessiva del TTB può essere riassunta da queste cifre: 87 spettacoli prodotti; più di 3000 repliche per oltre un milione di spettatori; presente nei più importanti festival nazionali e internazionali; invitato in 32 nazioni di 4 continenti; oggetto di numerose recensioni e studi in varie lingue, di svariate tesi di laurea di numerose Università italiane e straniere; primo rappresentante italiano del "teatro di gruppo"; promotore e organizzatore di stagioni di prosa e rassegne internazionali in Italia e all'estero; fondatore dell'Istituto di Cultura Scenica Orientale (IXO); presente a livello scientifico nazionale e internazionale con relazioni, seminari, convegni, ateliers, pubblicazioni, film, e una biblioteca e videoteca specializzata sull'arte dell'attore e sull'Antropologia teatrale che ha pochissimi o punto paragoni in Italia e in Europa.

Dal '74 datano i primi esperimenti sul teatro "di strada", variamente sviluppati e approfonditi nei 30 anni successivi ("oggi probabilmente fra i maggiori specialisti in Europa" M. SCHINO, Il crocevia del Ponte d'Era, Bulzoni 1997); nel 1977 comincia la sua indagine sulla cultura scenica orientale che l'ha portato fra l'altro a diffonderne in Occidente la conoscenza artistico-critica e a costituire al suo interno diversi gruppi di attori-danzatori italiani di teatro classico orientale assai quotati presso gli esperti di quelle forme anche nei rispettivi luoghi d'origine ("...con una maestria che li fa accettare come specialisti anche in India" E. BARBA, La canoa di carta, Il Mulino 1993).

La sua particolare natura lo ha tenuto consapevolmente fuori dal circuito del teatro convenzionale e commerciale, ma non lontano dal pubblico popolare. La sua caratteristica precipua è quella di essere un "teatro di gruppo" secondo la definizione degli studiosi (cfr. GLYNNE WICKHAM, Storia del teatro, Il Mulino 1992). Lo contraddistingue un lavoro che si svolge su un piano di interazione complessiva dei suoi membri secondo il costume delle botteghe d'arte rinascimentali. Gli artisti padroneggiano varie discipline tecniche con allenamenti costanti (dalla voce ai testi, all'esecuzione musicale diretta, all'acrobazia, i trampoli, le tecniche del teatro orientale ecc.), estendono il loro lavoro a nuove categorie professionali ma nello stesso tempo si dedicano a iniziative di carattere pedagogico, culturale, organizzativo in armonica connessione reciproca.