L’Ecuador scopre la passione per l'Arte Italiana Contemporanea
Il ritratto di un Paese profondamente affascinato dall’Italia.

24 luglio 2008. -  «In Ecuador l’arte contemporanea e la musica italiane sono molto amate, in particolare dai giovani, ed il nostro Comitato intende incrementare le poche opportunità di poterle apprezzare direttamente attraverso grandi mostre e concerti». Durante la sua prima visita in Palazzo Firenze, Sede Centrale della Società Dante Alighieri, in qualità di Presidente del rinnovato Comitato di Quito, la prof.ssa Myriam Gaggini racconta così la passione dello Stato sudamericano nei confronti della nostra nazione; una passione che rende l’Italia il Paese europeo più amato dal popolo ecuadoriano, perché in grado di comunicare arte e cultura in ogni suo angolo.

Arte e musica, ma non solo: a Quito l’interesse è in crescita anche per la nostra lingua, soprattutto tra i giovani, desiderosi di studiare nelle università italiane e di entrare nel mondo del lavoro. «La “Dante” e l’Ambasciata d’Italia - spiega la prof.ssa Gaggini - intendono far fronte a questa richiesta ed operano in stretto raccordo per organizzare corsi ed eventi culturali».

Da qui nascono gli imminenti progetti del Comitato: una mostra personale di Giuseppe Penone, artista torinese protagonista dell’Arte Povera, congiuntamente a corsi di Arte Povera e contemporanea; un concerto di musiche di Giacomo Puccini in via di definizione con il Direttore dell’omonimo Festival in occasione del 150° della nascita del celebre compositore; e la partecipazione all’VIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, in programma dal 20 al 26 ottobre prossimo.

Prof.ssa Gaggini, si può affermare che in Ecuador si avverte una passione speciale per l’arte e la musica italiane?

«Certo: a Quito, ma in tutto l’Ecuador, l’arte e la musica italiane sono molto amate, in particolare dai giovani, e la “Dante” intende incrementare le poche opportunità di poterle incontrare direttamente attraverso mostre e concerti».

In questo senso, quali sono i progetti futuri del Comitato?

«L’iniziativa più importante sarà la mostra del maestro Giuseppe Penone, che ben volentieri ha accettato di esporre in Ecuador. Congiuntamente a questo grande evento vorremmo organizzare corsi di Arte Povera e di Arte Contemporanea italiana, che personalmente credo sia la forma espressiva più vicina all’anima della gente».

E in ambito musicale?

«In occasione del 150° anniversario della nascita di Giacomo Puccini, nei prossimi giorni incontrerò il Direttore dell’omonimo Festival per prendere in considerazione l’idea di venire a Quito per un concerto».
Come è nata la “Dante” nella Capitale ecuadoriana?

«Il Comitato di Quito è sorto quasi congiuntamente all’Ambasciata d’Italia per la mancanza di corsi che permettessero di conoscere l’italiano. In Ecuador, infatti, si avverte una grande passione per la lingua italiana e, soprattutto i più giovani, vogliono studiarla per frequentare le università in Italia. La “Dante” e l’Ambasciata intendono far fronte a questa richiesta ed operano in stretto raccordo. Il prossimo obiettivo comune è la partecipazione alla Settimana della Lingua Italiana nel Mondo sul tema “L’italiano in piazza”».
A chi sono rivolti i corsi di lingua?

«A tutti: bambini, adolescenti, giovani ed adulti. È normale, come ho già sottolineato, che la fascia di età più numerosa sia quella appartenente alle scuole superiori in previsione di un soggiorno universitario in Italia».

Da quello che Lei ci dice, l’Italia sembra essere ben vista dal popolo ecuadoriano.

«In Ecuador l’Italia è senza alcun dubbio il Paese europeo più apprezzato: si ha la consapevolezza che in ogni suo angolo è possibile respirare cultura e arte».

 

Per informazioni: www.dantequito.com , secretaria@dantequito.com , dantequito@dantequito.com.