Studiare l'italiano in Argentina
Quando Borges scoprì Dante e la cultura universale.

19 giugno 2008. - Si è svolta nella mattinata di ieri 17 giugno presso l’Auditorium “Dionisio Petriella”, nella sede del Comitato della Società Dante Alighieri di Buenos Aires, la consegna del materiale didattico agli alunni delle scuole plurilingue della Capitale argentina: migliaia di volumi di didattica dell’italiano offerti dal nostro Governo in base all’accordo istituito nel 1996 con quello argentino per l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole di Buenos Aires. Alla cerimonia sono intervenuti il Console Generale d’Italia, Giancarlo Maria Curcio, il Sottosegretario del Ministero dell’Educazione, il Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi, e il Presidente della “Dante” locale, avv. Mario Orlando.

Nel portare il saluto dalla Presidenza Centrale di Roma, il Segretario Generale Masi ha ricordato quanto sia importante lo studio della lingua italiana soprattutto tra i giovani, citando un passo importante dello scrittore argentino Jorge Luis Borges, tratto da una conferenza tenuta su Dante Alighieri presso l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires negli anni ’50: «Dante, come Shakespeare - ha ricordato Masi parafrasando Borges - sono i simboli di un valore universale della cultura che non ha mai fine e sono e saranno sempre attuali. In un mondo che ha bisogno sempre più di valori certi, la scelta dello studio di una lingua di cultura come è l’italiano, permetterà alle migliaia di studenti argentini di poter approfondire le proprie conoscenze in tutti i campi del sapere. Per questo occorre che i nostri politici prendano coscienza di quanto sia importante diffondere nel mondo, con il patrimonio linguistico anche la ricchezza del nostro tesoro di arte e di bellezza, rappresentato dalla musica, dal design, dall’architettura e dai nostri scrittori contemporanei. Valorizzare manifestazioni come la Biennale di Venezia o la Quadriennale d’arte equivale a far conoscere i romanzi dei giovani vincitori del Premio Strega, così come rilanciare il nostro cinema significa rinvigorire il senso della ricerca musicale contemporanea. Queste sono esigenze vitali per un Paese che vuole essere all’avanguardia della produzione artistica e diffondere il gusto della bellezza e dell’armonia».

I dati relativi all’insegnamento della lingua italiana a Buenos Aires, secondo quanto appreso dalla relazione della dott.ssa Marcela Rogè, coordinatrice di italiano del Programma Scuole Modalità Plurilingue, parlano di oltre 7.500 studenti coordinati da 94 docenti per oltre 300 corsi.

«Questi numeri sono molto incoraggianti - ha affermato il Console Curcio -, soprattutto se si pensa che nella sola Regione di Buenos Aires sono oltre 30.000 i potenziali giovani ambasciatori della lingua italiana. A essi sono rivolti i nostri sforzi affinché l’offerta culturale possa crescere di quantità oltre che di qualità».

La manifestazione si è conclusa con la consegna dei diplomi e di una statuetta bronzea di Dante da parte del Presidente Orlando al Sottosegretario di Stato argentino, con l’augurio che possa essere di auspicio per il rinnovamento, nel 2010, del nuovo programma di Governo.

Nel pomeriggio, il Segretario Generale Masi ha incontrato un centinaio di delegati del corpo docente per illustrare l’importanza della Certificazione PLIDA in tutta l’Argentina.

 

Per informazioni: www.dante.edu.ar , presidencia@dante.edu.ar .