L'e-learning contro il divario digitale, un gatto che si morde la coda...
L’e-learning fatica a decollare
e l’applicazione del digitale nella didattica è ancora limitata.

14 marzo 2007. - L’e-learning fatica a decollare e l’applicazione del digitale nella didattica è ancora limitata.

Un esempio? Beatrice Magnolfi, sottosegretario a Riforme e Innovazione, denuncia che rispetto all’utilizzo dell’aula «la formazione a distanza per la Pubblica Amministrazione risulta ancora marginale». Presentato ieri a Roma l’Osservatorio AiTech-Assinform-Cnipa (Centro Nazionale per l’Informatica).

«Seppure a rilento, la crescita mostra una certa costanza e non ha subito arresti», afferma però il rapporto. E «le previsioni di sviluppo sono molto incoraggianti e segnalano negli utenti l’impressione che ci siano i presupposti per un effettivo decollo dei corsi in modalità e-Learning. Questo decollo è sostenuto e rafforzato dal fatto che i risultati ottenuti da tali corsi appaiono più che buoni considerato l’alto tasso di soddisfazione».

Ma progressione ed un consolidamento avvengono in uno scenario ancora contraddistinto da una «resistenza culturale piuttosto forte, tipica di una fase in cui l’e-Learning viene ancora considerata una novità».

Da parte sua, Beatrice Magnolfi sottolinea che a una bassa percentuale di corsi erogati a distanza corrisponde una elevata capacità di raggiungere numerosi utenti: «Nell’ambito dell’e-Learning erogato dai ministeri, ad un’esigua percentuale di corsi corrisponde una partecipazione di oltre il 20% degli utenti destinatari. Degli enti territoriali, le Province sono quelli che più utilizzano l’e-Learning, con circa il 4% sul totale della formazione erogata. Comunque, per il futuro, l’80% del complesso delle amministrazioni si dichiara intenzionato a svolgere attività di e-learning. Il nostro impegno - ha proseguito Magnolfi - è volto a rafforzare l’utilizzo della formazione telematica, partendo dall’azione di sensibilizzazione dei formatori e degli utenti e da una forte attenzione alla qualità degli interventi formativi. La costituzione dell’Agenzia superiore della formazione, prevista dal comma 580 della Legge Finanziaria, oltre a consentire una razionalizzazione della spesa formativa, rappresenta anche uno strumento per il coordinamento della formazione e per la realizzazione di un’offerta di e-learning qualitativamente rilevante».

Nel corso del convegno, il presidente del Cnipa, Livio Zoffoli, ha ricordato che il ministro Nicolais ha recentemente sottolineato il ruolo della formazione e dell’e-learning nel processo di innovazione della P.A. e che questo rapporto testimonia che l’uso delle tecnologie nella formazione dei dipendenti pubblici cresce, anche se lentamente. Alcune grandi amministrazioni centrali, alcune Regioni, grandi Comuni ed enti nazionali hanno ormai adottato stabilmente l’e-learning come strumento di formazione da affiancare all’aula tradizionale.

Per il vice Presidente di AiTech-Assinform, Roberto Liscia, «le grandi aziende guardano ormai all’e-Learning come strumento chiave per migliorare il sistema di competenza nel contesto di un mercato sempre più competitivo, dove la globalizzazione e il time-to-market sono diventate variabili fondamentali per competere con successo». Liscia ha poi precisato che «le Pmi, che secondo le ultime stime di Confindustria in Italia rappresentano oltre il 90% del mercato industriale, si trovano ancora in una fase iniziale per l’uso di questi strumenti».

Si inserisce in questo quadro - abbastanza desolante - l'iniziativa «Reduce digital divide» (riduci il divario digitale) annunciata ieri dalla Regione Piemonte con tanto di bando pubblicato: entro il 2008 tutti i Comuni piemontesi saranno connessi a una rete di larga banda, anche quelli in località montane o comunque escluse dalla connettività Adsl, che avevano protestato.

 

Da La Stampa.it