Il premio Nobel per la fisica
agli americani Mather e Smoot

Erano responsabili del progetto Nasa che misurò la radiazione cosmica
a microonde. Calcoli fondamentali per verificare la teoria del Big Bang

STOCCOLMA, 4 ottobre 2006. - Anche il Nobel per la fisica è appannaggio di due americani. John Mather e George Smoot sono stati insigniti oggi dall'Accademia di Stoccolma del premio per i loro lavori che, grazie alla misurazione della radiazione cosmica a microonde, hanno dato importanti indicazioni sulla nascita dell'Universo. Mather lavora alla Nasa, Smoot all'università californiana di Berkeley. La loro scoperta è avvenuta in seguito ai calcoli fatti con l'aiuto del satellite Cobe, lanciato dalla Nasa nel 1989.

Nella motivazione è sottolineato che i due scienziati sono stati fondamentali per il successo del satellite Cobe poiché Mather, 60 anni, astrofisico che lavora al Goddard Space Flight Center nel Maryland, coordinò l'intero programma del satellite insieme a Smoot, 61 anni ora professore di fisica, che aveva la responsabilità maggiore della misurazione delle minime variazioni di temperatura della radiazione.

I risultati dei rilevamenti fatti dal satellite fornirono prove sullo scenario ipotizzato dalla teoria del Big Bang sull'origine dell'Universo. In particolare, il satellite fu in grado di misurare la radiazione cosmica a microonde (spesso abbreviata come Cmb), forma di radiazione elettromagnetica scoperta nel 1965, che riempie l'intero universo. Gli scienziati responsabili della scoperta, Penzias e Wilson, furono insigniti del Nobel nel 1978.

Nello scenario della nascita dell'universo delineato dalla teoria del Big Bang, la radiazione cosmica a microonde è ciò che rimane della primissima fase di formazione dell'Universo. Subito dopo il Big Bang, l'Universo può essere paragonato a un brillante "corpo che emette radiazioni, nel quale la distribuzione su diverse lunghezze d'onda dipende unicamente dalla sua temperatura". La forma dello spettro di questo tipo di radiazioni è di un tipo speciale, conosciuto come radiazione del corpo nero. Quando tale radiazione fu emessa la temperatura dell'Universo era di almeno 3mila gradi centigradi. Da allora, seecondo la teoria del Big Bang, la radiazione si è via via raffreddata man mano che l'Universo si è espanso.

La radiazione del corpo nero che si può misurare oggi corrisponde a una temperatura che è circa di 2,7 gradi centigradi sopra lo zero assoluto. Mather e Smoot furono in grado di calcolare questa temperatura grazie allo spettro del corpo nero misurato dai rilevamenti del satellite Cobe.

I dati raccolti dal satellite Cobe sono stati poi rafforzati da un altro satellite, chiamato Wmap (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe), lanciato anche questo dalla Nasa nel 2001, che ha fornito immagini ancora più chiare del fondo cosmico di radiazione. Una fotografia ancora più nitida della nascita dell'Universo è attesa con il lancio di un terzo satellite, questa volta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), chiamato Planck, la cui data di lancio prevista è aprile 2007. L'obiettivo degli scienziati è mettere a punto strumenti così potenti da "vedere" l'istante del Big Bang, analizzando in dettaglio l'unica traccia rimasta di quell'evento, il fondo cosmico di radiazione.

 

Da Repubblica.it