Bufera Calcio
I fatti di oggi

MILANO, 19 giugno 2006

20.14 - L'ufficio inchieste, presieduto da Francesco Saverio Borrelli, ha dunque completato dopo una maratona di oltre 48 ore l'articolato dossier che inchioderebbe 4 squadre. Juventus in testa, Milan e a seguire Lazio e Fiorentina: per tutte è solo questione di ore, perchè il procuratore Stefano Palazzi (l'unico ad aver ricevuto in consegna il dischetto contenente la relazione) farà scattare i deferimenti prima della fine della settimana. Nel dossier si parla di "illecito strutturato", in sostanza non dell'iniziativa del singolo sulla singola partita (come era accaduto al Genoa con il Venezia e che pure ha portato alla retrocessione in C1 del club ligure), ma di una rete di malcostume che in alcuni casi era reiterato.

La responsabilità delle società coinvolte dovrebbe essere oggettiva, anche quando a commettere l'illecito sarebbero state figure di spessore minore, come nel caso del club rossonero. A inguaiare il Milan è stato infatti l'addetto agli arbitri, Leonardo Meani, che comunque, da quanto risulta nella relazione, agiva per conto della società: quanto ad Adriano Galliani non dovrebbe rischiare il deferimento, perchè il suo ruolo attivo nella vicenda non è mai stato provato. Le quasi 190 pagine (corredate anche della documentazione arrivata dalla Procura di Napoli per un totale di 7000 cartelle) sono suddivise in capitoli per ciascuna delle squadre (c'è anche la Samp, ma il ruolo dei blucerchiati è marginale), ma altre sezioni sono riservate ai singoli tesserati (arbitri e dirigenti).

La palla ora passa a Palazzi, che conosce pagina su pagina le carte: in arrivo, pare, rinvii a giudizio con motivazioni pesanti e implicazioni dei club. La settimana prossima ripartono gli interrogatori dell'inchiesta bis (quella a carico dei club minori), quando a Roma andrà in scena davanti alla Caf di Cesare Ruperto il processo a Luciano Moggi e alla cupola. Sul banco degli imputati i volti più noti del pallone degli ultimi anni.

19.30 - "Non posso non complimentarmi con Francesco Saverio Borrelli e con i suoi collaboratori per aver mantenuto gli impegni e per aver rispettato i tempi brevi prefissati per la conclusione delle sue indagini". Lo ha detto il Ministro dello Sport, Giovanna Melandri, commentando la conclusione dell'indagine sportiva sullo scandalo del calcio.

16.30 - Mi è bastato poco per rendermi conto della complessità e della bellezza del gioco del calcio, e anche dell'imprevedibilità che deve rimanere tale". Così Francesco Saverio Borrelli ha sottolineato, a conclusione dell indagine condotta dal suo ufficio su Calciopoli che il gioco del pallone deve conservare una delle sue caratteristiche principali, cioè quella dell'imprevedibilità. Elemento questo evidentemente totalmente sovvertito nella stagione 2004-2005 finita nella bufera. Borrelli però si dice fiducioso perchè "il mondo del calcio non è malato alla radice, ma in certe ramificazioni, e può guarire".

16.15 - "È una vendetta senza precedenti...". Luciano Gaucci commenta con voce carica di rabbia l'arresto dei suoi collaboratori per l'inchiesta sul fallimento del Perugia calcio. Latitante a Santo Domingo dall'inizio di febbraio, l'ex patron della società biancorossa non pensa al rientro in Italia. "Se lo facessi - sostiene - non potrei difendermi, non potrei parlare. E non ci sarebbe stato lo scandalo di calciopoli". Proprio alle vicende che stanno squassando il mondo del pallone italiano Gaucci lega le sue disavventure giudiziarie, rivendicando di avere contribuito in maniera determinante a farle venire alla luce. "Da anni vado dicendo che il calcio è taroccato e ora me la stanno facendo pagare".

16.00 - Francesco Saverio Borrelli ha concluso la prima parte dell'indagine su Calciopoli. Il capo dell'ufficio indagini della Federcalcio dopo una maratona di due giorni con gli uomini del suo pool ha completato le 180 pagine da consegnare al procuratore Stefano Palazzi, che rappresenterà l'accusatore nel processo sullo scandalo delle intercettazioni in programma la prossima settimana a Roma.

13.25 -Francesco Saverio Borrelli consegnerà oggi la sua relazione su calciopoli al procuratore federale. La conferma arriva dallo stesso capo dell'ufficio indagini della Figc. "Consegnerò la relazione - ammette Borrelli - Entro pranzo? A Roma si pranza più tardi". L'ex procuratore generale di Milano parla anche della pubblicazione delle intercettazioni, che dopo il calcio ha caratterizzato anche il caso Vittorio Emanuele. "È una cosa selvaggia - riconosce - Le vie attraverso cui escono informazioni e copie di documenti sono tante ed è difficile capire come".

12.35 - Piero D'Amelio, vicepresidente della Commissione degli agenti dei calciatori, una sorta di custode e controllore dell'albo dei procuratori, è a piazzale Clodio a Roma dove viene ascoltato in Procura come persona informata sui fatti dal pm Luca Palamara, titolare dell'indagine sulla Gea World. D'Amelio fu incaricato nel 2001 dalla Commissione federale della Figc di eseguire una indagine sulla Gea per quanto riguarda la sua presunta posizione dominante. L'istruttoria si concluse dopo nove mesi di indagine in una sorta di assoluzione per la stessa Gea. Secondo quanto si è appreso, il pm Palamara intende verificare attraverso la testimonianza di D'Amelio, che viene ascoltato come testimone, se vi siano state 'pressionì sulla commissione di indagine. Con l'audizione di D'Amelio e con quella dei giorni scorsi di Paolo Conti, ex portiere della Roma e ora procuratore, la procura di Roma ha avviato un'altra tranche dell'inchiesta che vede indagati per associazione a delinquere finalizzata all' illecita concorrenza con minacce e violenza, Luciano e Alessandro Moggi, Giuseppe De Mita, Franco Zavaglia, Chiara Geronzi e Tommaso Cellini.