Bufera Calcio
I fatti di oggi

MILANO, 4 giugno 2006.

16.07 - È l'ex arbitro Riccardo Pirrone il primo a testimoniare davanti all'ufficio indagine diretto da Francesco Saverio Borrelli. L'ex fischietto messinese che si dimise per protesta dalla Can e dall'Aia nel 2001, è arrivato poco prima delle ore 16 nella sede dell'Ufficio indagine di via Po, a Roma. Pirrone ha così inaugurato in anticipo la lunga settimana che vedrà convocati dagli inquirenti federali i protagonisti dello scandalo del calcio. Pirrone, nelle scorse settimane, aveva rivelato come il sorteggio degli arbitri organizzato dalla coppia di designatori Bergamo e Pairetto, fosse stato truccato e a questo proposito era già stato ascoltato dai carabinieri di Roma su mandato della Procura di Napoli.

13.25 - "L'Ac Milan si ribella alla campagna di stampa organizzata nei suoi confronti e ispirata da motivi che non attengono esclusivamente al diritto-dovere di informazione". Questo l'attacco di un comunicato che il Milan ha diffuso oggi a Villasimius, direttamente dal vicepresidente e amministratore delegato, Adriano Galliani, con un chiaro riferimento a un articolo apparso oggi sulla Gazzetta dello Sport a proposito di un "sistema Milan" creato nel mondo del calcio in contrapposizione al "sistema Juventus". "Si ipotizza del tutto arbitrariamente - si legge nel comunicato stampa rossonero - una sorta di 'sistema Milan', sia fornendo interpretazioni scorrette di spezzoni di trascrizioni di telefonate, sia, addirittura, forzando le prudenti e sagge parole del Dott. Borrelli, sia trasformando in un invito a comparire l'incontro, programmato cordialmente, tra Adriano Galliani e il Prof. Guido Rossi". Si tratta dell'incontro in programma domani, probabilmente di pomeriggio, nello studio del commissario straordinario della Federcalcio. "La finalità di questa disinformazione è manifesta: si intende - afferma il Milan - trasferire il processo e le relative valutazioni sulla piazza, sforzandosi di generare parallelamente un concerto di suggestioni maliziose in chi deve indagare e in chi deve decidere".

"Nessuno - afferma il Milan - si è peritato di trascrivere e forse nemmeno di leggere ciò che dalle stesse fonti da cui attingono i quotidiani figura con estrema chiarezza, e cioè che "gli elementi acquisiti rafforzano il dato investigativo complessivamente emerso circa il consolidato strapotere che Luciano Moggi esercita sull'intero sistema calcistico, ponendo maggiormente in rilievo una situazione resa ancor più allarmante dalla esclusività di un tale potere, al quale non corrisponde un contraltare, non si affianca alcuna forza capace comunque di contrastarlò (così, la Regione Carabinieri Lazio, Comando Provinciale di Roma, 21 gennaio 2006, informativa pubblicata da L'Espresso)".