Milan - Liverpool
Paolo Maldini č pronto per essere in campo nella sua ottava finale di Champions.

ATENE, 22 maggio 2007 - Dopo l'allenamento del Liverpool, quello del Milan. Le due squadre non si sono incrociate, ma i Reds, con molto stile britannico, hanno pensato bene di non rovinare lo splendido manto erboso dello stadio Olimpico.

ANCHE RONALDO - Telecamere a bordo campo puntate su Kakā e Maldini: l'extraterreste e l'highlander, reduci dalla conferenza stampa. Ma teleobiettivi fissi anche sullo sguardo di Ancelotti, puntato a sua volta su Inzaghi e Gilardino e sul quel punto di domanda: chi giocherā? Stanno tutti bene; sensazione comune. Dida reattivo e attento. Gila e Pippo frenetici nella partitella, Ronaldo compreso, con Inzaghi schierato al fianco di Kakā e Seedorf con la stessa pettorina; come dire: domani gioca lui.

LA FORMAZIONE - Ancelotti non lo ha mai nascosto; la formazione la sapeva giā lunedė mattina prima di volare qui ad Atene. Deducibile dalle sfumature e dalla certezza che potrā garantire il meglio contro il Liverpool. Praticamente la stessa che ha affrontato il Manchester a San Siro: Dida; Oddo, Nesta, Maldini, Jankulovski; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Kakā, Seedorf; Inzaghi. Tutti volutamente mischiati nella massa. Tranne quei tre con la stessa pettorina.

A SCUOLA DI LIVERPOOL - Kakā elegante anche nel palleggio e nello scambio palla con Seedorf. Kakā, che in conferenza stampa, ha affermato di non sentirsi un dio come Rivaldo viene considerato in Grecia. Seduta perfetta, senza scossoni. Esattamente come quelle dei giorni scorsi. "Gerrard? Ancelotti ci ha fatto studiare tutti i giocatori del Liverpool, siamo pronti per affrontarli tutti", ha dichiarato Ricardo.

IL TELEFONINO - "Cosa ho provato a toccare la coppa? E' bellissimo vederla cosė. Speriamo di alzarla domani, non solo di toccarla". Istanbul brucia ancora un pochino, ma l'idea di trionfare lenisce il dolore. Pensando poi cosa si inventerā Benitez per fermarlo: "Marcatura individuale? Finora non č mai accaduto e penso che sarā cosė anche domani". Poi sospira e ammette. "Sogno una grande partita da raccontare ai posteri". Palleggia e sulla storia del telefonino usato come una palla ha tagliato corto: "E' un segreto che non posso rivelare". Per chiudere con una speranza: "Se giocheremo come contro il Manchester...".

IL CAPITANO - Seduta perfetta a carte mischiate. Paolo Maldini si gioca l'ottava finale. Sta bene, non ha problemi. Davanti ai microfoni aveva detto: "Credo che il profilo della mia carriera sia assolutamente alto, ma credo anche di non dovere aspettare questa finale per definirla ad alto profilo". E se il capitano dovesse giocare una finale da sballo, vittoria inclusa, il Pallone d'oro a chi andrā? "Se non l'ho vinto fino adesso - la risposta - figuriamoci nel 2007; ma queste sono considerazioni che passano in terzo piano, Ricardo lo stramerita. Lo consiglio ai giurati: lui merita come nessuno altro".