La voglia matta di Inzaghi
Gol a raffica in allenamento, la spinta dei tifosi (anche dall'Indonesia): il centravanti del Milan non vede l'ora di esordire in questo Mondiale. Magari firmando la qualificazione.

 

DUISBURG (Germania), 20 giugno 2006 - Il centro sportivo Meiderich di Duisburg, Filippo Inzaghi se lo ricorderà a lungo. L'unico rettangolo d'erba dove riesce a scaricare rabbia e adrenalina, segnando gol a grappoli come se di fronte avesse il Brasile o l'Argentina. La sua speranza è di non circoscrivere il suo Mondiale tedesco al perimetro del campo dove la Nazionale corre, prova schemi e disputa partitelle. A ogni gol un messaggio a Marcello Lippi. Come dire": "Sono pronto...Dammi una possibilità...".

Chissà cosa sogna Pippo nelle notti di Duisburg. Probabilmente reti storiche sotto il cielo di Berlino. Di testa, di destro, di sinistro. D'istinto, di rapina, sul filo del fuorigioco. Da celebrare con gli occhi spiritati, le braccia allargate. Dicono che fosse una corda di violino sulla panchina a Kaiserslautern, dove dieci contro nove serviva uno che la mettesse dentro, che creasse confusione nell'area imbottita di americani. "Perché non mi fa entrare (il c.t.)?", deve avere pensato sentendosi incompreso. Al Fritz Walter c'erano tutti gli indizi per ritagliargli uno spazio. In assenza di lucidità dei nostri attaccanti, serviva puro cinismo, eclettico opportunismo. Le sue migliori doti.

Inzaghi è tormentato. La convocazione se l'è guadagnata con uno straordinario girone di ritorno in campionato, dopo oltre un anno di calvario. Incidendo tacche lungo il suo recupero in attesa di rivedere la luce. Poi il ritorno al gol con una frequenza irresistibile: partite decise all'ultimo minuto. Giovedì, contro la Repubblica Ceca, Marcello Lippi riconfermerà quasi certamente Toni al fianco di Gilardino, nonostante il momento delicato del viola, a caccia del suo più recente passato. Oppure schierando Totti alle spalle del "Gila", in un anomalo 4-4-2.

Ieri mattina al Meiderich Pippo ha gonfiato sei volte la rete di Peruzzi che lo guardava come se volesse dirgli: "Che ce l'hai su con me?". Poi si è fatto fotografare con un quotidiano indonesiano che lo ritrae in prima a tutta pagina. Ennesimo esempio di un amore senza confini. Gli basterebbe poco, anche dieci minuti, per convincere Lippi. Gigi Riva in ritiro lo guarda teneramente. Lo capisce, ma gli chiede di avere pazienza. La vita è imprevedibile, tutto può cambiare in un attimo. Perché magari arriva il tuo momento. Il c.t. che ti dice "preparati, tocca a te" e tu che in un istante realizzi i sogni delle notti di Duisburg.